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Cannavaro parla poi di Daniele De Rossi: "Daniele è l'esempio che forse si avvicina più al mio - dice - È andato a Ferrara e dopo ha avuto l'opportunità di allenare la Roma, una grande squadra con grandissimi giocatori. Adesso stanno facendo quello che era nell'immaginario di tutti quanti. Allenatori che mi hanno fatto annoiare? Daniel Passarella, a Parma, non capì il momento. Invece che essere duro con noi, avrebbe dovuto essere più morbido - ricorda Cannavaro - Poi ho avuto grandi allenatori. Malesani già vent'anni fa parlava di calcio moderno, quello che oggi vedi con il Manchester City o con Roberto De Zerbi. Non penso che qualcuno si sia inventato il calcio: c'è chi lo racconta meglio".
Cannavaro torna a parlare del Napoli: "La scorsa stagione c'è stato tanto lavoro da parte della società, da parte del suo allenatore e dello staff. Era una macchina perfetta. - sottolinea - Quest'anno è entrata in un vortice di negatività che ha fatto sì che i giocatori iniziassero ad avere più dubbi che certezze. È brutto vedere a metà classifica una squadra che ha vinto l'anno prima. Il Bologna di Thiago Motta è una squadra divertente, mi ricorda un po' il Bayer Leverkusen - continua Cannavaro - C'è tanto lavoro dell'allenatore, ma anche di società e dirigenti che hanno preso giocatori che non tutti conoscevano a inizio anno, ma che erano già forti. Mi auguro che arrivino in Champions".
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