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Caos Napoli: giocatori scontenti, Mazzarri inascoltato. De Laurentiis è deciso a…

Gianni Pampinella Redattore 
Dopo 25 giornate, il Napoli si ritrova a -27 dall'Inter capolista. Solo un anno fa gli azzurri viaggiavano verso lo scudetto

Un anno fa il Napoli viaggiava spedito verso lo scudetto, 365 giorni dopo gli azzurri si ritrovano al nono posto in classifica a -27 punti dalla capolista Inter. Dopo il deludente pareggio contro il Genoa, Walter Mazzarri è a rischio esonero. "I giocatori protestano con Mazzarri nell’intervallo della partita col Genoa poi a mente fredda si scusano. In campo passano dall’arrendevolezza alla sfrontatezza. Rabbia, depressione e scatto d’orgoglio: questa alternanza di sentimenti è una costante in casa Napoli e le fiammate, a sprazzi, in campo ne sono la cartina di tornasole. Sono, anche queste, la certificazione del grande caos", sottolinea il Corriere della Sera.

"Il cambio in panchina — da Garcia a Mazzarri — non ha prodotto effetti, il Napoli ha cronicizzato la sua crisi ma le responsabilità non sono tutte dell’uomo in panchina, chi prima e chi dopo. Al capezzale dell’ammalato che sta per toccare un record storico (i campioni d’Italia che hanno fatto peggio di tutti l’anno successivo) potrebbe arrivarne addirittura un terzo di allenatore, ma anche su questo non vi è certezza. Calzona o Giampaolo, i nomi in lizza. Ma non è questo il punto. Nonostante la suggestione Hamsik che farebbe da vice al c.t. della Slovacchia".

"De Laurentiis è deciso ma vuole aspettare; vuole farlo ma non lo fa. É in bilico, anche lui. All’ amico di famiglia — così spesso ha definito Mazzarri — riserva un trattamento diverso: gli concede l’ultima possibilità in Champions contro il Barcellona. Lo sanno anche i giocatori, e viene da chiedersi se sposeranno la causa del tecnico che finora non hanno appoggiato in maniera convinta oppure proveranno a salvare la loro di faccia. Nello spogliatoio si insinua con insistenza il seme del malcontento. Elmas si allena spesso da solo in palestra perché gioca poco e vuole andar via e alla fine ci riesce. Zielinski ha la testa altrove perché ha rifiutato il rinnovo e vuole l’Inter. Osimhen fa le bizze prima del nuovo contratto, lo ottiene e va in Coppa d’Africa per un mese. Torna in ritardo, poi decide che non è in forma per giocare. Tutto consentito (da chi?): i compagni, stufi, rivendicano gli stessi privilegi". 

(Corriere della Sera)



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