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Capello: “Champions, Inter alla pari con le big d’Europa. Inzaghi cambi di più”

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Fabio Capello, ex allenatore e volto storico di Sky Sport, parla al Corriere della Sera anche dell’Inter di Simone Inzaghi
Alessandro Cosattini Redattore 
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Fabio Capello, ex allenatore e volto storico di Sky Sport, parla al Corriere della Sera anche dell’Inter di Simone Inzaghi. Ecco le sue dichiarazioni:

Partiamo dall’alto. Il Real perde Kroos e aggiunge Mbappé. Il prodotto non cambia?

«Restano i favoriti. Mbappé, con le qualità che ha, sarà svelto a inserirsi nel sistema di gioco. Poi Ancelotti è troppo intelligente e gli farà scaricare certe responsabilità. L’assenza di un metronomo come Kroos, l’infortunio di Camavinga, l’assenza attuale di Bellingham, qualche problemino potrebbero comunque darlo».


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Il ciclo di Guardiola al City va verso il tramonto, per quanto dorato?

«Non so se per lui sarà davvero l’ultimo anno, ma i giocatori potrebbero voler fare qualcosa di incredibile proprio per questo. E li vedo molto aggressivi e compatti. Gente come Rodri o De Bruyne ha tanto orgoglio. E Haaland va come un pazzo. Non sarà semplice batterli».

Si parte subito con City-Inter: pensa che la distanza rispetto alla finale di Champions si sia ulteriormente assottigliata?

«La sto aspettando, questa partita: gli ultimi venti minuti di Istanbul mi sono rimasti in testa e vorrei vedere se la distanza si è davvero accorciata, come era sembrato in quell’ultimo scorcio della finale. Se Lukaku non si mangia il gol...».

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Quando parla di turnover, ha in mente anche l’Inter che l’anno scorso nella prima fase fece giocare la formazione migliore solo in campionato?

«Sì, l’anno scorso è andata anche bene. Inzaghi doveva stare più attento, ma quell’esperienza gli sarà servita: dovrà usare le rotazioni più spesso, per avere tutti sempre in ottime condizioni».

I numeri dicono che Lautaro in Champions non è a livello di Haaland, Mbappé o Vinicius. Può ancora diventarlo?

«I numeri gli danno torto, è vero. Però il potenziale per fare di più c’è sicuramente. Una delle cose da vedere in questo City-Inter è proprio la crescita di Lautaro e Thuram».

L’Inter deve puntare alle prime otto?

«Come fa a non puntarci? Ha ventidue titolari e sarebbe un’offesa per i giocatori non farlo».

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