LEGGI ANCHE
«La sto aspettando, questa partita: gli ultimi venti minuti di Istanbul mi sono rimasti in testa e vorrei vedere se la distanza si è davvero accorciata, come era sembrato in quell’ultimo scorcio della finale. Se Lukaku non si mangia il gol...».
Quando parla di turnover, ha in mente anche l’Inter che l’anno scorso nella prima fase fece giocare la formazione migliore solo in campionato?
«Sì, l’anno scorso è andata anche bene. Inzaghi doveva stare più attento, ma quell’esperienza gli sarà servita: dovrà usare le rotazioni più spesso, per avere tutti sempre in ottime condizioni».
I numeri dicono che Lautaro in Champions non è a livello di Haaland, Mbappé o Vinicius. Può ancora diventarlo?
«I numeri gli danno torto, è vero. Però il potenziale per fare di più c’è sicuramente. Una delle cose da vedere in questo City-Inter è proprio la crescita di Lautaro e Thuram».
L’Inter deve puntare alle prime otto?
«Come fa a non puntarci? Ha ventidue titolari e sarebbe un’offesa per i giocatori non farlo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA