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I nerazzurri, un tempo granitici in fase difensiva, sono diventati più allegri… La sensazione è che i giocatori guardino più il pallone dell’uomo rispetto alle buone abitudini del passato. Probabilmente incide anche la mancanza di una guida come Acerbi. Simone deve fare un po’ di ripasso ai suoi e ristabilire in fretta il giusto atteggiamento per ritrovare la solidità della cavalcata scudetto. Un clone di Calhanoglu non esiste e l’assenza è pesante: il turco non è soltanto uno dei migliori registi d’Europa, ma è anche un prezioso recuperatore di palloni. C’è un’Inter con Calha e una senza. I nerazzurri, però, dispongono della rosa più forte e completa del campionato per qualità e varietà di scelte: non a caso domenica avrebbero potuto anche vincere 7-4 se si contano le occasioni fallite davanti a Di Gregorio.
Inzaghi, in attesa di Calhanoglu, ha la necessità di risintonizzare la squadra sui canali del 2023-24. Oggi riparte da Empoli e non sarà una passeggiata: la squadra di Roberto D’Aversa ha fermato sullo 0-0 la Juventus e ha fatto soffrire il Napoli, passato in Toscana solo su rigore. L’Empoli non rinuncia a giocare. L’Inter potrebbe trovare spazi per ripartire e far male. A patto di entrare in campo con l’attenzione e la fame dei tempi migliori. Se sottovaluti i toscani, ti bruci. E adesso, dopo la rimonta subita nel derby d’Italia, l’Inter non può correre questo rischio.
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