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Capello: “Inter data per morta e spacciata, ma ha le qualità per sorprendere tutti”

Capello Perisic Milan
Fabio Capello, oltre a una panoramica sulla stagione delle due romane, si è detto curioso della partita che attende questa sera l'Inter

Marco Macca

Intervistato da Il Messaggero, Fabio Capello, oltre a una panoramica sulla stagione delle due romane, si è detto curioso della partita che attende questa sera l'Inter a Lisbona contro il Benfica:

È una classifica dettata dal momento-no delle due milanesi con la testa ai due impegni di Champions oppure all’orizzonte c’è margine per un ribaltone geo-calcistico?

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«Penso che sia una situazione legata a questa stagione. L’Inter, ad esempio, è la squadra più forte che c’è in Italia dopo il Napoli ma non ha reso sino ad adesso. Il Milan gioca a perdere punti con le più piccole mentre la Juve sappiamo cosa le è accaduto e quindi questo va a favore delle due romane che hanno fatto veramente un ottimo lavoro».

Alla fine il tecnico portoghese resterà a Roma?

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«Questa è una domanda per José non per me. A Roma si trova bene, al pubblico piace, lo stadio è sempre pieno. A volte sembra insoddisfatto? Non vorrei che pensasse che la serie A rimane un torneo minore rispetto alla Premier e alla Liga. Ha allenato i migliori club del mondo ma è ancora giovane per prendersi ancora delle soddisfazioni ad altissimi livelli».

Capello: “Inter data per morta e spacciata, ma ha le qualità per sorprendere tutti”- immagine 3

Inizia la settimana delle coppe. Si parte con la Champions. Oggi Benfica-Inter e domani Milan-Napoli.

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«Sono curioso di vedere l’Inter. Perché è data per morta, per spacciata e invece ha la qualità per sorprendere, calciatori d’esperienza che se sono nella giornata giusta possono superare il turno. Il problema è che una

squadra molto umorale, quindi non sai mai prima cosa ti troverai di fronte. Mentre l’altra sfida dipende molto da Osimhen. È come quando nel Milan gioca o non gioca Leao. Sono calciatori troppo importanti, decisivi. Siamo tutti bravi a fare gli schemi ma per ottenere il risultato c’è bisogno di qualcuno che la butta dentro. E con lui il Napoli ha quel 5% in più che senza riporta la sfida sul perfetto equilibrio: 50 e 50».

(Il Messaggero)

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