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Capello: “Inter la finale col City deve stimolare. Rivedremo presto la squadra di Inzaghi”

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L'ex tecnico Fabio Capello ha parlato del cammino che dovranno intraprendere le italiane in Europa
Andrea Della Sala Redattore 

Sulla pagine de La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico Fabio Capello ha parlato del cammino che dovranno intraprendere le italiane in Europa:

Delle nostre otto, ben tre si presenteranno con tecnici che non hanno mai guidato una squadra in campo internazionale: da Thiago Motta alla Juventus a Marco Baroni alla Lazio, per finire con Raffaele Palladino alla Fiorentina e in parte a Daniele De Rossi alla Roma, che per la prima volta partirà dall’inizio. Non è cosa da poco, perché il lavoro dell’allenatore cambia completamente con l’aggiunta delle coppe. Mi riferisco alla gestione delle energie e della rosa. Sarà la loro prima volta, ma credo e spero che saranno da subito all’altezza.


Capello: “Inter la finale col City deve stimolare. Rivedremo presto la squadra di Inzaghi”- immagine 2

Partiamo dalla Champions, su cui pesa l’incognita del nuovo format. Penso che rispetto al passato, con la classifica a girone unico, sarà fondamentale fare bene da subito e ottenere un buon piazzamento, perché altrimenti l’eventuale cammino futuro si complica assai con il sorteggio a teste di serie nei turni a eliminazione diretta. Fin troppo scontato dire che l’Inter campione d’Italia è la nostra squadra più attrezzata ai nastri di partenza . Ha qualità e parte con le garanzie acquisite nel passato. Certo, rispetto a quanto visto alla prima uscita in campionato col Genoa deve salire di ritmo, ma sono convinto che rivedremo presto l’Inter degli ultimi due anni. E a tal proposito, il ricordo della finale persa a Istanbul nel 2023 deve servire di stimolo per tornare a lottare fino in fondo.

Sta facendo un mercato puntato a diventare ancora più europeo, nella fisicità e nella mentalità, il Milan. Dai rossoneri, e in particolare da Paulo Fonseca, mi aspetto una crescita soprattutto a centrocampo. Con il Torino il Milan ha avuto problemi di equilibrio, ma sono sicuro che il tecnico portoghese ha già capito come metterci mano, anche grazie a nuovi acquisti come Fofana . Servirà tempo, spero non troppo, per integrare i nuovi e poi la squadra rossonera potrà fare buone cose anche in Champions.

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È un cantiere aperto la Juventus di Thiago Motta e l’abbiamo constatato anche nei primi 25’ col Como, mentre dopo si sono viste cose molto interessanti. Mi piace che l’ex Bologna abbia puntato sui giovani e vedo che ha idee chiare in fatto di gioco e mentalità. Vorrei solo vedere Vlahovic segnare più di 20 gol: all’Europeo non mi è sembrato un bomber di livello internazionale ed è ora che lo dimostri almeno a Torino. La Juve ne ha estremo bisogno.

La vera mina vagante in Europa sarà però l’Atalanta. È la classica squadra che nemmeno le big d’Europa vorrebbero affrontare, perché fastidiosa come poche. Mentalità, voglia di fare e quella convinzione tipicamente bergamasca non si sono perse in estate, anche se l’ombra del mercato incombe sulla Dea: se dovessero partire Koopmeiners e Lookman, dopo gli infortuni di Scalvini e Scamacca, sarebbe dura per Gasperini.

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