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Getty Images
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Fabio Capello è tornato sul derby di Coppa Italia vinto dall'Inter per 3-0. Una gara che potrà avere delle ripercussioni a livello psicologico: "È una spallata data dall’Inter ai rivali, soprattutto dal punto di vista psicologico. Ma ricordiamoci che questo 3-0 porta solo a una finale di Coppa Italia, non ti consegna automaticamente lo scudetto: la lotta è aperta e decideranno le prossime partite. Certo è che la squadra di Inzaghi è uscita da San Siro con grande fiducia. Ha ritrovato la convinzione di essere forte da ogni punto di vista, anche se il risultato non dice tutto".
È stato un po’ bugiardo?
«Il Milan non meritava la sconfitta, ha avuto diverse occasioni che non ha sfruttato, ma l’Inter ha mostrato di avere idee chiarissime e ha ribadito che può giocare in tante maniere, non solo in una. Sa come difendersi e come ripartire: Inzaghi ha capito quale era il modo migliore per esaltare le caratteristiche dei suoi giocatori in funzione di quelle degli avversari. Questa è proprio la principale dote di un allenatore».
Allora è favorita per fare questo “tripletino” tutto italiano?
«Per cominciare, in Coppa Italia non avrà una rivale facile: la Juve si è tirata su nel morale battendo la Fiorentina. E l’Inter ha faticato quando ha affrontato i bianconeri l’ultima volta. Ma proprio quella partita ha cambiato la stagione: la squadra di Inzaghi si è compattata nelle difficoltà, si è ricaricata mentalmente. Si vede che temeva la Juve particolarmente e, anche per quello, forse ha trovato il morale per fare l’impresa a Torino. Se avesse vinto Allegri, sarebbe stata corsa a quattro e invece...».
(Gazzetta dello Sport)
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