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Capello: “In Serie A c’è una squadra da battere: l’Inter. Coi 5 cambi Conte può ribaltare la squadra”

Andrea Della Sala

Intervistato dal Corriere dello Sport, l'ex tecnico Fabio Capello ha tirato un primo bilancio del campionato dopo le prime giornate giocate

Intervistato dal Corriere dello Sport, l'ex tecnico Fabio Capello ha tirato un primo bilancio del campionato dopo le prime giornate giocate in Serie A:

Fabio Capello, riusciremo a proseguire regolarmente questo campionato?

«Io sono fiducioso. Dobbiamo capire che stiamo sbagliando. Siamo meno attenti. Quando sono calati i contagi è caduta anche la concentrazione. E adesso ci accorgiamo di avere mollato troppo».

Che fare?

«Torniamo a impegnarci, a proteggerci e a proteggere gli altri. Prestando attenzione potremmo anche riaprire gli stadi. Basta evitare che la gente si ammucchi. Ma soprattutto dico ai giocatori: cari signori, voi dovete essere ancora più accorti degli altri».

Chi ha sbagliato nella vicenda di Juventus-Napoli?

«Non voglio entrarci, ma una cosa è chiara. Da noi tutti i giorni nasce un caso o una polemica perché non riusciamo mai a darci una linea omogenea e a seguirla. Andare in rettilineo non ci piace, cerchiamo le curve. E in curva c’è sempre qualcuno che esce di strada. Chi segue le direttive della Lega, chi quelle della Asl, poi arriva il giudice sportivo».

Dopo tre giornate che cosa le ha detto questa Serie A?

«Più o meno ciò che immaginavo. C’è una squadra da battere, l’Inter. Non è riuscita a vendere i giocatori in esubero e così si trova una formazione doppia. Significa che sarà costantemente competitiva. La Juventus ha saltato il test più significativo, quello con il Napoli. Avrà il problema di gestire molti attaccanti e bisogna vedere se e in quanto tempo diventerà la Juve di Pirlo. La lotta per lo scudetto è tra queste due. Con il pericolo Atalanta, che l’esperienza internazionale ha reso consapevole della propria forza e che grazie a Gasperini esprime un calcio di valore internazionale. Il Napoli può essere pericoloso a sua volta. Dopo queste quattro metto Roma e Milan».

L’Inter è la squadra che si è rafforzata di più?

«Grazie anche alle cinque sostituzioni, Conte può cambiare radicalmente la squadra in corso di partita conservando le potenzialità. I due cambi in più aiutano gli allenatori anche durante la settimana. Tutti gli uomini si allenano con maggiore allegria, perché sanno di dover essere pronti e si sentono coinvolti».

L’Inter diventa al momento la squadra italiana di punta anche per la Champions League?

«Purtroppo, come dicevamo, il test con il Napoli che avrebbe detto molto sul valore assoluto della Juve non c’è stato. L’Inter è già andata in finale di Europa League e di conseguenza sa che cosa l’aspetta. Anche se il livello della Champions da un certo punto in avanti è molto più alto».