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Capello: “Inter matura, è la favorita per lo Scudetto. Centrocampo decisivo, Inzaghi…”

Matteo Pifferi

Intervistato da Libero, Fabio Capello ha parlato così della due giorni di Champions League e della corsa scudetto

Intervistato da Libero, Fabio Capello ha parlato così della due giorni di Champions League e della corsa scudetto:

Mister, i rossoneri sono abbastanza in forma per questa scalata?

«Sarà molto difficile, il Liverpool concede qualcosa ma ha un’intensità formidabile. Sono veloci e, soprattutto, hanno una qualità che fa la differenza: portano nell’area avversaria tanti giocatori. Questo è calcio. Servirà equilibrio, saggezza e attenzione perché devi vincere ma se ti sbilanci, con loro, perdi».

A proposito: il campionato italiano è peggiorato?

«No, è rimasto dello stesso livello. È La Premier che offre un calcio diverso, più in linea con i tempi. Fortunatamente qualche allenatore in Italia propone qualcosa di diverso: il capostipite dell’onda buona è Gasperini, ora vedo innovazioni anche da Italiano nella Fiorentina e Zanetti nel Venezia. Ben vengano. L’importante è dimenticare la moda di anni fa del guardiolismo superficiale: per un lungo periodo abbiamo preso il peggio di Guardiola, senza capirlo fino in fondo».

Che idea di calcio andrebbe privilegiata oggi, soprattutto in ottica Europa?

«Il ritorno di Conte e Ranieri in Premier ci dà un’idea: meglio un passaggio in avanti che uno indietro. Serve un gioco verticale, diretto, aggressivo, come quello dell’Atalanta: un modello per la serie A e ormai non solo».

L’Atalanta può vincere lo scudetto?

«Perché no? Lo vincerà una delle prime quattro in classifica, ma la favorita resta l’Inter».

Ecco, l’Inter. Con Inzaghi ha conquistato gli ottavi dopo dieci stagioni e ora si gioca in casa del Real Madrid il primo posto nel girone: è migliorata?

«Ha perso Lukaku, Hakimi e Eriksen ma li ha sostituiti bene. Poteva essere una bella botta: non lo è stata. E Inzaghi ha sfruttato la solidissima base di Conte. Vedo un’Inter matura, che può affrontare chiunque anche in Europa. Anche perché è sempre il centrocampo a fare la differenza, vedi il Real Madrid che ha sempre quei tre in mezzo (Modric, Casemiro, Kroos, ndr), e quello nerazzurro è di ottimo livello».