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«Saremo a settembre, ma qualcosa si inizierà a capire su valori e prospettive di Juventus, Milan e Napoli».
La Juventus è quella che sta cambiando di più: sensazioni?
«Thiago Motta sta attuando una rivoluzione e Giuntoli sembra altrettanto determinato. Mi incuriosisce Thuram Jr, il fratello dell’interista Marcus: ho allenato il papà Lilian e mi ha parlato bene anche del suo “piccolo”. Peccato per Calafiori: ha grande personalità e avrebbe fatto comodo a Motta. Mi aspetto di vedere Yildiz titolare dopo l’Europeo. L’inizio del mercato è incoraggiante, ma bisognerà vedere se tra acquisti e cessioni i bianconeri riusciranno a rinforzarsi come hanno progettato. Adesso l’Inter resta più forte. Puoi cambiare le idee, ma alla Juve si aspettano i risultati. Lo stesso discorso vale per le milanesi».
Il Milan di Fonseca parte dal Torino.
«Un bel test, duro. Alla terza c’è la Lazio, alla quinta il derby con l’Inter: che avvio... A maggior ragione per Fonseca, già messo sulla graticola dai tifosi. Fa effetto vedere i rossoneri senza italiani nel possibile undici titolare. Il Milan deve ripartire da Maignan, Theo e Leao. La base c’è, ma devono aggiungere un bel centravanti per lottare con l’Inter per lo scudetto».
Meglio Zirkzee, Lukaku o Morata?
«Io prenderei sempre Zirkzee. L’olandese ha talento, è giovane e sa fare un po’ di tutto. Mi fa strano soltanto vederlo sempre in panchina all’Europeo».
E Lukaku?
«Farebbe bene al Milan e anche al Napoli se vende Osimhen. Il grande colpo di De Laurentiis è stato Conte. Antonio è il tecnico più vincente dei 20 di Serie A, arriva in una piazza calda, con un presidente ambizioso ma complicato. Dovrà essere bravo a riaccendere la fame dei giocatori. Per capire il ruolo che avrà il Napoli, attendo la fine del mercato: Kvara sposta gli equilibri».
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