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Capello: “Juve? Sento miei gli Scudetti. Milan? Non c’è rispetto. Ronnie al Real…”

Su CorriereTv, è Fabio Capello l’ultimo protagonista di ‘Man Of The Match’. L’ex allenatore di Milan, Roma, Juventus e Real Madrid è stato intervistato negli studi di Fox Sports, televisione per cui attualmente lavora. Ai...

Dario Di Noi

Su CorriereTv, è Fabio Capello l'ultimo protagonista di 'Man Of The Match'. L'ex allenatore di Milan, Roma, Juventus e Real Madrid è stato intervistato negli studi di Fox Sports, televisione per cui attualmente lavora. Ai microfoni del Corriere della Sera, Capello ha detto la sua in merito a diverse tematiche.

Queste le sue parole, a cominciare dall'ipotesi Nazionale?: "Basta fatiche (in ottica Nazionale, ndr)? Per adesso godiamoci la televisione (ride). Leicester? Beh questa è una bellissima favola. Ricorda un po’ il Verona di Bagnoli. Partì con molta calma, molta umiltà, nessun fuoriclasse vero ma tanti buoni giocatori e tanta voglia. Clasico Real-Barcellona? Nella mia prima avventura a Madrid fu molto bello, giocavamo contro uno squadrone. Giocare contro Ronaldo era un bel pensiero, pesava 80 kg ed era freccia, immarcabile. Sì, io lo ebbi al Real Madrid e pesava 96 kg. Gli dissi: "Scusa Ronnie, quanto pesavi quando hai vinto il campionato del mondo in Corea e Giappone?". "84", mi disse. Cioè, 12 kg in più. Vorrai scendere almeno a 90 kg, 88 kg. Ma niente da fare. A lui piaceva mangiare, bere, divertirsi e poi voleva anche giocare. A giugno saranno passati 10 anni dal mio addio alla Juve e da Calciopoli? Io quegli Scudetti me li sento miei. Io c’ero in campo, abbiamo lottato e abbiamo corso, abbiamo fatto di tutto per vincere e me li sento miei. Ce li hanno tolti ma io sinceramente in campo ho visto la squadra correre e lottare, e questa è una conferma che ho avuto costantemente da quei giocatori. Totti? No questo è un problema di Spalletti. No no guardi, mi ha fatto un assist perfetto: vai Luciano, roba tua (ride). Milan? Il Milan del ’92 era un altro Milan, con grandi valori tecnici e grandi valori di spogliatoio. Questa era la forza di questa squadra, che poi è stata trasmessa per molti anni. Purtroppo però ora si è perso questo valore. Rispetto per l’allenatore? Io lo dicevo sempre, i giocatori devono rispettare tutti quelli che lavorano per la squadra, e più di tutti devono rispettare quelli che fanno un lavoro più umile. Vi piacerebbe che vostro fratello, vostro papà o vostra madre fossero trattati male? Cari signori, quando uno non accetta la sostituzione non ha rispetto per quello che entra, non ha rispetto per quelli che stanno in panchina. Perché non lo capiscono i giocatori del Milan 2016? Perché dovrebbero farglielo capire. Van Basten avremmo potuto godercelo di più? Quello purtroppo ce lo siamo persi. Non lo dica a me che me lo sono perso a 26-27 anni, per la sua testardaggine. Si è voluto far operare alla caviglia a tutti i costi, il nostro dottore era contrario, ma lui ha voluto farsi operare da un dottore scelto da lui. E infatti lo rovinò. Ancora adesso ha dei dolori e non sta ancora bene. Berlusconi mi ha chiesto di andare al Milan ma io gli ho risposto che preferisco godermi la vita? Eh beh, guarda qui a Fox che bello. Non si sbaglia mai qui (ride)".

(Corriere Tv)