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La Juve resta l’anti Inter?
«Presto per dire se ci sia un anti Inter, che siano i bianconeri o un’altra squadra. Però c’è una considerazione da fare: la Juve concede molto poco alle avversarie ed è l’unica in campionato a non avere ancora subito gol. E questo è un particolare molto importante in Italia. Tra l’altro, anche a Bologna Thiago Motta aveva dimostrato di essere un ottimo allenatore nell’organizzare la fase difensiva, quindi non credo proprio sia un caso».
Cosa manca ai bianconeri per arrivare all’altezza degli attuali campioni d’Italia?
«Il tempo, innanzitutto il tempo. Come ho già detto, l’Inter è una macchina rodata che viaggia a pieni giri. Può avere qualche piccolo intoppo, ma ha certezze acquisite come basi. Inzaghi l’allena da tre anni, ha fatto una finale di Champions e vinto uno scudetto. La Juve, invece, è ancora in costruzione. Koopmeiners è arrivato da qualche giorno e non si allenava da parecchio. L’ultima partita ufficiale, se non sbaglio, l’aveva giocata mesi fa... Discorso simile per Conceiçao e Gonzalez, anche loro all’esordio a Torino. Mentre Thuram si è fatto male subito e Douglas Luiz deve crescere di condizione. Insomma, non abbiamo ancora visto la vera Juve di Motta fatta e finita, sebbene le premesse facciano ben sperare».
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