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Capello: “In Qatar si celebra la fine del tiki-taka e del falso nueve. Non si può…”
Intervistato da Il Messaggero, Fabio Capello ha parlato dell'eliminazione della Spagna. "Il Marocco mi è piaciuto perché mi ha dato l’impressione di una nazionale quadrata, attenta alla fase difensiva e rapida in quella d’attacco. Nelle sette partite di gestione del nuovo allenatore, Walid Regragui, ha subito solo un gol e non ha mai perso. E’ la quarta africana della storia a raggiungere i quarti. Ci sono diversi fattori che consigliano di prendere sul serio questo gruppo. Se devo indicare un nome, oltre a quelli risaputi di Ziyech e Hakimi, suggerisco quello di Amrabat. È fondamentale per l’equilibrio generale e grande corridore: leggo che ha percorso oltre quattordici chilometri contro la Spagna. Lo considero il Gattuso del Marocco".
«Io direi adios falso nueve. Credo che questo mondiale abbia certificato l’addio a questa for- mula. Può funzionare in alcuni casi e in alcuni contesti, ma non può diventare sistema. La figura del centravanti resta fondamentale».
«Qui si torna a un mio vecchio concetto: il possesso palla, quando non è sorretto dalla velocità, diventa stucchevole e improduttivo. Il calcio di Guardiola si è evoluto rispetto a dieci anni fa. E in ogni caso, vogliamo ricordare che quel Barcellona aveva fuoriclasse come Messi e Iniesta da aggiungere a quel copione?».
«Non si può più pensare al possesso per linee orizzontali o palla indietro. Bisogna gestire in velocità e verticalizzando. Aggiungo un particolare: questo mondiale boccia anche il coinvolgimento eccessivo dei portieri. Non hanno la rapidità di movimento degli altri giocatori e si rischia».
(Il Messaggero)
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