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Getty Images
"Senza lo scempio di Calciopoli saremmo rimasti tutti alla Juve. Io, lui, Emerson...".
Oggi chi è Ibra?
"Ormai è un giocatore-allenatore. Uno di grande personalità che non può essere l'atleta di una volta, ma che porta esperienze positive alla squadra. Nel suo corpo c'è soltanto lui. Guardi Buffon: vive la sua stessa sfida. Sono grandi atleti e grandi personaggi, soltanto loro possono dare ascolto ai segnali che gli lancia il fisico. Diranno basta quando in campo si accorgeranno di non riuscire più a fare quello che gli suggerisce la testa".
Cosa le piace del Milan?
"E' una squadra frizzante, ha queste accelerazioni che somigliano a quelle dell'Inter dello scorso anno, ma solo in apparenza: entrambe sono belle da vedere e finalizzate al gol, ma le nerazzurre erano di forza, sviluppate e incentrate su Lukaku, queste sono più tecniche, soprattutto quando ci sono Leao e Theo.
Il Milan è davvero il rivale numero uno dell'Inter?
"Penso di sì, perché ha preso consapevolezza. Maldini e Massara stanno facendo un grande lavoro e supportano l'allenatore e la squadra. Questa unità di intenti può fare la differenza".
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