Alle spalle delle tre big, ecco il sorprendente Bologna di Thiago Motta. Più che la sconfitta contro l’Inter, a preoccupare è l’infortunio di Zirkzee...
«Sarà un’assenza pesante. Anzi, pesantissima per i rossoblù. Zirkzee per il Bologna è un po’ come Thuram per l’Inter: è il giocatore che fa sempre la giocata più pericolosa per gli avversari. E la sbaglia di rado. È intelligente, fa la differenza. Una piccola fortuna, nella cattiva sorte, è che di mezzo c’è la sosta, quindi il centravanti olandese avrà una settimana in più per recuperare. Ma per il Bologna non sarà facile nelle gare senza Zirkzee, è il punto di riferimento dell’attacco e il fulcro del gioco di Motta».
Il pareggio di Firenze ha avvicinato la Roma, ora a -3 dagli emiliani.
«È stato un punto guadagnato per i giallorossi. La Roma mi è sembrata stanca contro la Fiorentina, ha sofferto molto sul piano della dinamicità e Lukaku non si è visto quasi mai. Però non va dimenticato che quando De Rossi è arrivato, la squadra pareva fuori dai giochi per la Champions e invece oggi è pienamente in corsa».
Domanda che vale anche per Atalanta e Fiorentina: più importante andare avanti in Europa League e Conference o fare punti Champions in campionato?
«La risposta che darebbero tutti i presidenti non può che essere una: qualificarsi in Champions è la priorità. Non abbiamo sceicchi e non siamo in Premier, i soldi per le nostre big arrivano dalla Champions e per questo prendervi parte è fondamentale».
E il Napoli?
«Potenzialmente è la squadra del lotto che più di tutte può fare un filotto di vittorie e rimontare. Lo vedo in crescita, al di là del pari interno col Torino, frutto anche dell’ansia per la gara con il Barcellona in Coppa. Kvaratskhelia è tornato al top».
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