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Sulle colonne de' La Gazzetta dello Sport, il giornalista Sebastiano Vernazza presenta all'interno della rubrica "Il tema del giorno" il derby Milan-Inter in programma oggi alle 15 a San Siro. Una sfida che torna a mettere in palio - a molti anni di distanza dall'ultima volta - non solo la supremazia cittadina ma la vetta della classifica.
"Non capitava dal 2008 che Milan-Inter si giocasse di pomeriggio, a parte l’eccezione all’ora di pranzo nel marzo del 2017. Derby di pomeriggio e scatta subito l’amarcord anni Settanta. Nel 1973 e dintorni un altro inglesismo dominava mezzo mondo: “austerity”, austerità. La crisi petrolifera costrinse i governi occidentali a limitare il consumo energetico. Chiusura anticipata per ristoranti e cinema, divieto di circolazione per le auto e le moto private nei giorni festivi. Si andava a San Siro a piedi o con mezzi di fortuna. Da “austerity” a “lockdown” mezzo secolo è passato, eppure sempre lì siamo, a imprecare per le limitazioni alle nostre libertà quotidiane.
"Derby alla luce del giorno e la questione è semplice: se vince l’Inter, la capolista se ne va; se prevale il Milan, controsorpasso. Ma un “tertium” è “datur” e parliamo del pareggio, che farebbe la felicità di chi insegue. [...] La Juve, per quanto scombinata e altalenante, resta un pensiero fisso di Inter e Milan, una presenza inquietante per i nuovi padroni del campionato. Non si toglie di torno neppure nelle stagioni complicate, le viene naturale resistere".
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