ultimora

Carbone: “Hernanes fa felici tutti. Ausilio straordinario, Inter da scudetto. Mirabelli top”

Per analizzare questa sessione estiva appena terminata, ai microfoni di ItaSportPress.it interviene il numero 10 che ha incantato la Premier League, lasciato il segno a Napoli, Torino, Milano. Stiamo parlando di Benito Carbone, il quale...

Francesco Parrone

Per analizzare questa sessione estiva appena terminata, ai microfoni di ItaSportPress.it interviene il numero 10 che ha incantato la Premier League, lasciato il segno a Napoli, Torino, Milano. Stiamo parlando di Benito Carbone, il quale sottolinea il grande lavoro svolto da Piero Ausilio e lo staff di scout con il quale quotidianamente il direttore dell'area tecnica nerazzurra si consulta per andare a scovare i migliori talenti in giro per il mondo. Promosse Inter e Roma, da rivedere Juventus e Milan, Napoli da decifrare. 

Carbone, cominciamo dall'affare di giornata: Hernanes- Juventus. Affare per tutti?

"Hernanes è il giocatore che chiedeva Massimiliano Allegri, quel centrocampista duttile che si adatta sia da trequartista, dove dimostra al meglio le proprie qualità, che da mezzala come visto anche all'Inter. In nerazzurro non è stato utilizzato con costanza e probabilmente avrebbe trovato meno spazio. E' stata un'ottima operazione per fare cassa in casa Inter, per la Juventus il rinforzo ideale dopo che è saltato l'affare Draxler. Fermo restando che sostituire Pirlo, Vidal e Tevez non è cosa da poco, la Juventus deve lavorare per trovare il giusto amalgama con i nuovi elementi della rosa. La falsa partenza ci può stare dal momento in cui hai cambiato tanto."

L'Inter una delle regine del mercato soprattutto nello sprint finale: sono arrivati Perisic, Melo, Ljajic e Telles. Scudetto?

"Piero Ausilio ha fatto un lavoro straordinario. Un mercato intelligente dove ad importanti entrate ha saputo compensare con cessioni intelligenti. Avvalendosi anche di uno scout all'avanguardia e di gran talento come Massimo Mirabelli, l'Inter si è assicurata giocatori di grande prospettiva e di grande fama internazionale. Adesso Roberto Mancini dovrà trovare il giusto equiibrio alla squadra, lui è bravissimo in questo e, nonostante gli arrivi l'ultimo giorno di mercato e con poco tempo a disposizione per allenarli e farli entrare nel vivo degli schemi della nuova Inter, sono sicuro che faranno una grande stagione. L'Inter secondo me è senza dubbio da Champions League, può lottare per lo scudetto."

La Roma ha operato anche molto bene in questa sessione. Candidata principale al titolo?

"Anche la Roma ha fatto un grandissimo mercato. Una delle squadre che si è rinforzata di più. E' una formazione completa che vorrà migliorare i risultati dello scorso anno. Secondo me è la favorita, ma il campionato si sa che è lungo. Dzeko, Salah, Digne e gli altri nuovi innesti sono giocatori di caratura internazionale. Di sicuro la Roma di Garcia non vorrà deludere le attese."

Napoli: salta Soriano all'ultimo secondo, campagna acquisti sottotono?

"Il Napoli ha un grande Direttore Sportivo quale Giuntoli. Lui è bravissimo a costruire le squadre con giocatori giovani ed interessanti. Certo, i Partenopei sono una formazione che ha bisogno di top players, ma Maurizio Sarri saprà fare bene anche al San Paolo. Non ha fatto un grandissimo calciomercato dove ci si aspettava il grande nome, però ha una buona rosa."

Il Milan con Kucka ha chiuso il mercato. Che voto dai ai rossoneri?

" Il Milan secondo me non ha fatto un gran mercato. Ha acquistato due grandissimi attaccanti come Bacca e Luiz Adriano che durante la stagione faranno sicuramente la differenza. Non appena si ambienteranno in Italia saranno il valore aggiunto di questo MIlan. Ci si aspettava qualcosa in più a centrocampo, questo sicuramente si. Non dimentichiamo Balotelli. Potrà fare un buon campionato, poi Mihajilovic è un ottimo allenatore."

In un mercato fatto di grandi nomi, spiccano come sempre i talenti stranieri, anche giovani. Italia indietro sotto l'aspetto della valorizzazione?

" In Italia abbiamo questa situazione particolare legata ai giovani. Ne abbiamo tanti di talento, qualità, prospettiva, però le società puntano pochissimo sui prodotti del vivaio. La scorsa settimana ho assistito alla partita del Genoa e ho fatto un paragone con il match giocato dall'Ajax. Il Genoa ha schierato il solo Laxalt come giovane talento, l'Ajax, invece, era composta da classe 1995, '96 e 97'. E' una mentalità diversa quella nostra e quella all'Estero, lì si punta di più sui settori giovanili e i risultati con le Nazionali ne sono la chiara dimostrazione. Dobbiamo migliorare sotto questo aspetto."