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Carbone: “Inter non può fare a meno di 2 uomini. Complimenti Ausilio e Mirabelli per…”

Primato in classifica e, adesso, anche sprazzi di bel gioco. L’ Inter di Roberto Mancini guarda tutti dall’alto. Ad analizzare il momento della rinascita nerazzurra, è intervenuto ai microfoni di ItaSportPress.it, l’ex numero 10 Benito...

Francesco Parrone

Primato in classifica e, adesso, anche sprazzi di bel gioco. L’ Inter di Roberto Mancini guarda tutti dall’alto. Ad analizzare il momento della rinascita nerazzurra, è intervenuto ai microfoni di ItaSportPress.it, l’ex numero 10 Benito Carbone.

Primato solitario e bel gioco: Roberto Mancini sta facendo un gran lavoro quest’anno grazie anche all’esplosione di Ljajic.

“Roberto Mancini ha la situazione in pugno. Analizza costantemente il lavoro dei giocatori durante la settimana e prepara la partita in base all’avversario di turno. Punta tantissimo sulla meritocrazia e questo giova all’interno del gruppo. Ljajic è un elemento determinante per il gioco dell’Inter, ha un rendimento elevato ed è fondamentale sia in zona gol che nell’ultimo passaggio. Lui e Jovetic, secondo me, non possono non giocare perchè creano superiorità numerica e con una giocata possono essere devastanti e determinanti ai fini del risultato”.

Miranda-Murillo, la coppia centrale più forte, al momento in serie A e non solo: si aspettava questo impatto con il nostro campionato?

“Miranda e Murillo stanno dimostrando di essere la coppia difensiva tra le più forti d’Europa. Non mi aspettavo questo grande impatto e questo affiatamento. Merito va a Piero Ausilio e Massimiliano Mirabelli per le attività di scouting in giro per il Mondo, i quali - prosegue Benito Carbone - mediante un lavoro di continuo monitoraggio di più calciatori sono riusciti a trovare e formare la coppia perfetta per la difesa dell’Inter. Un lavoro premiante che oggi sta dando risultati eccelsi, ma non dimentichiamo il lavoro fatto per arrivare a Perisic o Brozovic, altri giocatori che stanno facendo un gran bene in nerazzurro”.

Icardi non vive un gran momento: può essere un segnale d’addio?

“Roberto Mancini sà che il ruolo di Mauro Icardi è fondamentale. Il lavoro del tecnico attualmente è incentrato sull’aspetto psicologico perchè vuole rendere l’argentino un elemento cardine della sua squadra. Deve migliorare sotto alcuni aspetti -continua Benito Carbone- quelli per i quali Mancini sta lavorando, ovvero di essere utile ai compagni oltre che nella fase realizzativa anche nella fase di non possesso. I suoi gol saranno determinanti per lottare fino alla fine per lo scudetto”.