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Amedeo Carboni, intervistato da QS, si è detto aperto al ritorno di Mario Balotelli in nazionale: «Voglio essere sincero: mi pare che più che il percorso di crescita di Mario, che è innegabile ma deve durare nel tempo, sia decisivo il fatto che in attacco non ci sono grandissimi talenti...». La grandissima differenza fra Italia e Spagna? «Ha perfettamente ragione. Ci faccia caso, per tanti anni la Spagna ha fatto bene con i club e male con la Nazionale. Poi hanno capito che investire sulle scuole calcio, che qui sono autentiche accademie, porta grandi risultati. Non solo: il fatto di far giocare le seconde squadre dei club della Liga in campionati ‘veri’, come la seconda e la terza serie nazionale, è una scelta che ha pagato perché i ragazzi fanno un’esperienza che è completamente diversa rispetto
al nostro campionato Primavera».
(QS)
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