Fabio Caressa ha parlato dei ‘casting’ che in queste ore sono stati fatti da Suning per decidere di dovrà essere l’allanatore dell’Inter, il quarto della stagione dopo de Boer e Vecchi.
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Caressa: “Casting? Tutte le società vedono gli allenatori. L’episodio Vialli-de Boer…”
Il giornalista ha parlato dell'Inter e della scelta del nuovo tecnico, si è poi soffermato sull'intervista all'olandese che c'era stata al 'Club'
Il giornalista ha sottolineato: “I casting mi sembrano incredibili, dal punto di vista della comunicazione è stata presentata male. Ma non mi sembra così sbagliata. Tutte le società incontrano gli allenatori. Ma vivendo lontano devono concentrare gli incontri in poco. È una realtà un po’ diversa nel senso che devono incontrare tutti in poco tempo perché sono lontani. Più che altro il problema è quello dei procuratori. I procuratori devono fare quello e questa commistione tra procuratori e società non mi piace. Sono diventati più che mediatori e sono i proprietari dei cartellini dei giocatori. Faccio un esempio, Wallace ha sempre ringraziato Mendes che ha comprato il suo cartellino e lo ha fatto lavorare con un suo allenatore Diventano rapporti trans-societari. Tra l’altro la società Inter c’è ed è fatta di persone in gamba”.
A Radio Dee Jay Caressa ha anche chiarito l’episodio che ha coinvolto Vialli e Bergomi in un’intervista del post gara: “Dicono che noi prendevamo in giro de Boer, ma non c’entra nulla. Si è messo a ridere anche l’allenatore olandese. Noi ridevamo solo perché lo ha chiamato con il nome del gemello”.
(Fonte: Radio Dee Jay)
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