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Caressa: “Lautaro leader nelle piccole cose. Inzaghi, alone sostituzioni. Ma lui…”

Eva A. Provenzano Caporedattore 
Il commento del telecronista che ha raccontato la gara con la Stella Rossa e si è soffermato sulle punte nerazzurre

Fabio Caressa, a After Party - the Best of Europe, programma di Skysport che sintetizza quando accaduto nei giorni delle gare delle Coppe Europee, condotto da Federica Masolin, ha fatto una sua analisi a partire da un'immagine in particolare.

-Un'immagine che racconta questo turno di Coppe Europee? 

Scelgo il momento in cui Lautaro Martinez dà il pallone a Taremi per battere il rigore. A me è sempre piaciuto l'argentino ma questa immagine fa capire l'importanza non solo di un giocatore che entra e fa gol, dopo aver segnato in campionato, ma fa capire la capacità anche leader nelle piccole cose. Era una specie di benvenuto all'iraniano che ci segnava a segnare perché aveva rubato i palloni che aveva servito ai compagni per fare gol. Sia lui che Arnautovic, fischiato in maniera non giusta, hanno dato tanto come impegno. E considerate le tante partite è bello sapere che ci sono giocatori così reattivi e un gruppo ancora così unito dopo la vittoria dello scudetto nella scorsa stagione. Arnautovic ha dato anima ad un certo punto. L'Inter a inizio secondo tempo è andata per qualche minuto sotto ritmo e in difficoltà e l'austriaco ha dato una mano. Tre gol nelle ultime Champions giocate, poco non fa. 

-Le sostituzioni di Inzaghi

Se ne parlava anche ai tempi della Lazio e quando c'è un'etichetta nel calcio, nel senso e nell'altro, resta. C'è sempre questo alone su Inzaghi che però ha cambiato atteggiamento nella comunicazione, ha cambiato modo di gestire la squadra e modo di giocare facendo cose molto importanti. Ma c'è questo peccato originale, ma è giusto sottolineare che le persone intelligente, come Inzaghi, nella loro carriera cambiano. Mkhitaryan è quello che viene sostituito meno ed è arrivato anche Zielinski? Ha giocato a centrodestra. Ma c'è bisogno che i giocatori si ritrovino e si devono un po' abituare alla posizione. L'allenatore lo ha spiegato, lo ha fatto giocare lì perché gli serviva qualità per aprire quella che è una squadra chiusa. 

Calhanoglu nella top5 di Caressa

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Nella top5 dei gol più belli delle gare di Champions c'è per il telecronista, al terzo posto, quello su punizione di Calhanoglualla Stella Rossa. «Un'importantissima rete quella del turco, pure bellissimo. C'è una deviazione ma non cambia la sostanza della punizione e l'intelligenza di metterla su quel palo», ha commentato.


(Fonte: SS24)