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Caressa: “A poker si gioca, mica si scommette! Ho letto cose incredibili, ora faccio chiarezza”

Alessandro Cosattini Redattore 
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Si parla ancora di scommesse nel mondo del calcio. A Sky Calcio Club, si sofferma così sulla vicenda il noto giornalista Fabio Caressa

Ancora scommesse nel mondo del calcio. A Sky Calcio Club, ne parla così il noto giornalista Fabio Caressa:

“Non è giusto generare un movimento di pensiero per avere un clic in più o un lettore in più. Calcioscommesse è una cosa seria, noi abbiamo avuto il calcioscommesse con giocatori che si vendevano le partite. E questo, da quello emerge, non c'entra niente col calcioscommesse. Sicuramente questi giocatori non avranno dato una bella immagine ma piano ad utilizzare termini che non c'entrano niente. È tutta un'altra storia. Ho letto cose incredibili tipo scommesse sul poker. Ma che è scommesse sul poker, a poker si gioca mica si scommette. Ci sono da precisare delle cose.

Sicuramente alcuni giocatori non fanno una bella figura, abbiamo letto cose che urtano, per esempio di Fagioli soprattutto. Ma questi ragazzi hanno già pagato per queste cose e non possono ripagare. La ludopatia è una malattia, hanno fatto percorsi di recupero e hanno pagato, dopo aver fatto un percorso sono tornati. Poi attenzione: una cosa sono i giocatori squalificati perché hanno scommesso sulle partite di calcio. Questa cosa merita sicuramente una punizione. Come lo merita l’andare a giocare su siti illegali.

Non si gioca sui siti illegali, se poi fai i collettore come qualcuno ha fatto è ancora peggio. Ma alcuni giocavano a poker, giocavano contro altre persone. Si facevano fare, da un sito illegale, una stanza per giocare a poker. Lo fanno anche siti legali. I soldi non andavano al collettore. Poi si può rimanere senza soldi comunque chiaramente. Lo facevano su siti illegali perché su siti legali ci sono controlli e limitazioni sulle spese, proprio per contrastare la ludopatia. Quella sul poker non è una scommessa, è un gioco. Hanno sbagliato e giocato cifre immorali, ma non è un reato. Sono sempre stato durissimo, ma mi è sembrata una caccia alle streghe, al titolo e alla caccia dell’inchiesta”.