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È arrivato l'annuncio ufficiale, Ronaldotorna al Manchester United dopo aver detto addio alla Juventus. Su Skysport, Fabio Caressa ha commentato così la scelta del portoghese di tornare al passato:
«Ho pensato meglio che al City. Sarebbe stato clamoroso in maniera negativa. Non si poteva vedere CR7 al City, dopo una vita allo United e dopo aver detto tante volte che non sarebbe mai andato. Guardiola era stato anche suo avversario, sarebbe stato clamoroso. Così è clamoroso uguale, ma ha un senso sportivo rimettersi la maglia che aveva già indossato», ha sottolineato il giornalista.
«Questo ricorda ancora una volta come in questo mercato non abbiano potere i club ma spesso i presidenti sono prigionieri dei procuratori. Che non sono più solo procuratori ma intermediari e questo dovrebbe essere messo in chiaro a livello legislativo. Credo che il calcio prima o poi se ne dovrà liberare», ha aggiunto il giornalista.
Sull'ultima clamorosa trattativa di mercato che ha visto coinvolto il portoghese, ormai ex Juve, Caressa ha anche detto: «I suoi rapporti con Mendes erano tesi dopo l'affare Messi. Il suo agente ha usato i suoi strumenti per convincere il club che lo ha preso a prendere il giocatore, anche per rapporti pregressi. Alla fine lo United è la soluzione che non era stata paventata, ma soddisfacente. Credo che alla Juventus, nello spogliatoio, non si siano strappati i capelli. Non credo che vedremo su Instagram scene di grandi lacrime. Perché non credo che il rapporto tra il giocatore e i suoi compagni fosse ottimale. Credo anche che Allegri gli avesse fatto capire che non avrebbe deciso lui quando giocare o meno, perché avrebbe deciso l'allenatore. Sicuramente con CR7 in campo si parte 1-0, i gol alla Juve li ha fatti. Allegri dovrà essere bravo a sistemare questo. Credo che la sua partenza lasci libero Dybala ma soprattutto Chiesa, potrebbe esplodere dopo quello che si è visto all'Europeo e può arrivare a quel livello lì, comunque può andarci vicino. Comunque chiunque arriverà alla Juve farà la panchina, non diventerà subito titolare, si alterneranno. L'importante sarà trovare la posizione a Dybala».
«Ora pensate se la finale di CL fosse Juve-Barcellona o Inter-Barcellona, sarebbe clamoroso, le squadre che hanno costruito secondo altri principi le loro rose in questo momento anche per necessità. Si parla molto dei giovani. Ho un figlio di 19 anni, a loro non piacciono questi cambiamenti repentini, perché credono nei sogni. Non so se alla fine seguono i campioni, secondo me seguono ancora le squadre del cuore. Un po' di romanticismo è alla base del calcio. Si guarda al futuro, ma si sta facendo un passo verso la direzione sbagliata, sembra più importante il concetto della vendita. Nel calcio non può essere al concetto di gioco e appartenenza. Questo è un errore clamoroso. La necessità è movimentare i giocatori, ma spesso questi soldi escono dal calcio e non aiuta per niente. Poi inutile piangere sui debiti, li hanno fatti loro accettando questa cosa. Il fair play è stato un fallimento. Ora servono i paletti, ma devono essere forti come le sanzioni. Adesso i movimenti nel calcio sembrano più importanti del gioco».
(Fonte: SS24)
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