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Intervenuto a TMW Radio, l'ex direttore sportivo dell'Empoli Marcello Carli ha parlato del rendimento dell'Inter, seconda in classifica alle spalle del Napoli:
"Sono stati bravissimi, Luciano (Spalletti, ndr) fantastico. Loro all'opposto del Milan sono partiti senza clamore, facendo le cose senza sbandierarle. Hanno preso giocatori forti, che magari non infiammano i tifosi, ma che ad esempio conoscono il campionato. E poi le vittorie hanno dato grande forza".
SARRI - "Io mi sono accorto dopo 6-7 giorni che eravamo in ritiro con l'Empoli di avere un allenatore fantastico fra le mani. Certo, un po' testone lo era, ma anche per le ferite del passato di allenatore che gli ha portato ad avere una corazza, che però lui doveva levarsi. Ora c'è Napoli-Juventus, lui e Allegri sono due allenatori diversi ma entrambi bravi. L'Italia ha tanto talento come allenatori, ha forse i migliori se escludiamo Guardiola".
MONTELLA - "Il problema più grosso di una società è quando un obiettivo che sbandieri non è raggiungibile per le qualità della squadra. E sei inevitabilmente destinato a fallire. Al Milan hanno sbandierato di poter lottare nei primi 2-3 posti e secondo me non ha le condizioni per poterlo fare. E anche Vincenzo ci è entrato dentro. Non puoi cambiare 15 giocatori e poi non ho capito una cosa: hai avuto Montella, l'hai visto, l'hai confermato con un rinnovo di 2-3 anni e poi lo abbandoni. Noi con Sarri le prime 9 partite avevamo 3 punti, ma non è che l'abbiamo difeso perché era simpatico, ma perché l'abbiamo visto lavorare. In definitiva al Milan hanno sopravvalutato una squadra che se va bene è da 7° posto. Hanno preso dei giocatori forti ma non fenomeni, per cui Montella alla fine ha giocato con quelli dell'anno scorso".
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