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Carnevali: “Che fastidio quando ci dicono ‘Scansuolo’. Mia figlia alla Juve: massacrata…”
Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo, non ci sta. Alle critiche che definiscono il Sassuolo una succursale della Juventus con conseguente poco impegno in campo risponde così: "Se mi dà fastidio sentire che ci chiamano Scansuolo? Certo. Con la Juve abbiamo un buon rapporto, ma abbiamo chiuso un numero superiore di operazioni di mercato con la Roma e altri club. Prendiamo esempio dalla Juve, ma quelle battute sono ingiustificate. Grande soddisfazione per la classifica, siamo sulla strada giusta. Andiamo allo Stadium per fare bella figura e provare a vincere. La nostra filosofia è una vittoria senza merito non è una vittoria. Sarebbe bello che fosse anche la cultura del calcio italiano. Conosco Marotta dal 1985. E’ un amico oltre che il mio maestro. Ci conoscemmo quando lui era al Monza e io alla Milanese calcio, una società dilettantistica che aveva una squadra di Giovanissimi fortissima. Gli suggerii un ragazzo, lui si fidò e allora gli regalai il cartellino. La nostra amicizia nacque così e ne vado orgoglioso. Ma sa che mi piacerebbe tantissimo fargli uno sgarbo allo Stadium. Se mia figlia Camilla lavora ancora alla Juve?Sta concludendo il suo percorso nella Juve e sceglierà cosa fare senza alcun mio intervento. Sui social è stata massacrata con grande cattiveria».
Esame Stadium? «No, perché la Juve viaggia in un’altra dimensione. Però un risultato positivo è possibile. E comunque vorrei tornare a casa con la consapevolezza di aver dimostrato di poter competere con un club così grande».
Berardi: tutti lo vogliono e nessuno se lo piglia... «Magari fosse così. Il mio desiderio è che lui diventi la bandiera del Sassuolo. E’ un ragazzo straordinario, semplice. In campo a volte trascende solo perché ha un’enorme voglia di vincere».
(Gazzetta dello Sport)
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