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Carraro: “Il calcio va aiutato. Se la Lega ha stabilito che Inter e Juve…”

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L'ex presidente della Figc dice la sua sull'attuale situazione che sta vivendo il calcio

Gianni Pampinella

Calcio travolto dal covid, calendario e Asl. Sono alcuni dei temi affrontati dall'ex presidente della Figc Franco Carraro in una lunga intervista al Corriere della Sera. "Il calcio, come ogni altro sport, va aiutato. Si decida chi deve decidere. Dobbiamo dare dei principi, se è necessario studiare nuove regole lo si faccia. Si può partire dalla serie A, ma poi bisogna adottare le stesse regole per gli altri campionati e per tutti gli altri sport professionistici, avendo cura anche dello sport paralimpico. Con degli adattamenti, degli adeguamenti. Gli stessi principi, i medesimi meccanismi devono soddisfare condizioni e numeri diversi. Se lo sport, per esempio il calcio, necessita di nuovi protocolli, si lavori in questa direzione".

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Contestato il protocollo abbozzato dalla Lega di serie A che prevede partite e squadre in campo decimate da positivi: che ne pensa, lei ha diretto Lega e Federazione?

«Anche a me simile impostazione sembra impropria, non mi convince la formula che impone di scendere in campo a squadre che abbiano almeno 13 giocatori della formazione titolare e della Primavera. Singolare poi che si faccia riferimento ad “almeno un portiere”. Va studiato e migliorato il protocollo che porta a giocare o a non giocare una partita».

C’è chi vuole un ritorno a stadi e palazzetti chiusi.

«Lo sport è un settore chiave del Paese. Se si ferma tutto, è necessario adeguarsi. Ma se si procede convivendo con i problemi esistenti, anche lo sport deve continuare a vivere. Appunto, con un nuovo protocollo, ben formulato».

Lo sport ha ritmi infernali.

«Faccio un esempio: se la Lega ha stabilito che Inter e Juve giocassero il 12 gennaio la Supercoppa, significa che ne ha discusso con le società, con la Federcalcio, col Coni e con le autorità competenti. L’attività sarà frenetica, resa complessa dal Covid, ma non ci si dimentichi di consentire a Mancini di preparare come si deve le due partite che porteranno l’Italia al Mondiale».

(Corriere della Sera)

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