Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Massimo Carrera ha parlato della scelta dell'Inter di affidare la panchina ad Antonio Conte, con cui ha collaborato ai tempi della Juventus e della nazionale: "Antonio non ha segreti, ma una grandissima passione per il calcio che trasmette ai giocatori: lavorando così, il calciatore viene coinvolto e dà sempre il massimo".
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L'ex collaboratore di Conte promuove la scelta dei nerazzurri
Carrera, che cosa porterà il suo amico Conte all'Inter?
La voglia di vincere, che è nel suo Dna. Antonio l'ha sempre avuta, già quando era un giovane giocatore. All'Inter darà una mentalità forte, che significa voglia di sacrificarsi, pensare al gruppo e non al singolo, lavorare tutti per un obiettivo.
E cosa troverà lui all'Inter?
Una grande società e tifosi molto passionali.
La sua juventinità potrà essere un problema?
No, non sarà un grosso problema. Si deve andare oltre queste cose, sennò un tecnico deve allenare solamente le squadre di cui è tifoso. Siamo professionisti e dobbiamo andare nelle società che ci danno la possibilità di allenare.
Lei cosa farebbe con Icardi?
Non so cosa è successo, immagino che Antonio abbia parlato con la società. Come giocatore Mauro è importante, poi il resto non lo conosco.
Conte non allena in A dal 2014: cosa ritrova in Italia?
Ritrova un calcio italiano diverso. Si dà più spazio ai giovani e ne ha beneficiato anche la Nazionale di Mancini. Ho visto squadre che se la giocano con chiunque, senza più fare catenaccio. Penso che sia un calcio in grande evoluzione.
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