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Caso: “Serie A? Mi manca il calcio, ma negli occhi degli italiani ci sono i morti per il virus”

Daniele Vitiello

Le parole dell'ex calciatore a proposito di quanto si discute nelle ultime settimane

Domenico Caso, ex calciatore e tecnico, ha parlato dei temi di maggiore attualità a TMW Radio, durante Maracanà.

Il ds della Lazio Tare dice che il calcio si sente discriminato dopo il nuovo decreto governativo:

"In questo momento non è facile prendere una decisione. Meglio fare l'allenatore ora, ma è una situazione particolare dove ci sono in ballo interessi incredibilmente importanti. L'azienda calcio ha un risvolto enorme per il Paese. Servirebbero delle garanzie. Sono d'accordo con Tare. Il calcio, ancora una volta, può fare da traino in un Paese provato psicologicamente da tutta questa situazione. Non sarà però facile prendersi la responsabilità di far ripartire la situazione".

Il calcio potrà riprendere secondo lei?

"Non riprenderei, se fosse per me. Mi manca il calcio ma negli occhi degli italiani ci sono i morti e poi c'è gente che ha perso il lavoro".

Cosa può fare questa Inter di Conte?

"Il primo anno va bene così. Nel 1979 c'era Fraizzoli che aveva Mazzola e Beltrami accanto. Ma era l'allenatore che costruiva il puzzle a seconda di quello che vedeva in allenamento. Sta a Conte in che modo deve giocare per raggiungere certi traguardi".