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CASO TOTTI, IL ROMANISTA NON È L’UNICO. IN CASA INTER DUE CASI OPPOSTI: BERGOMI E ZANETTI

Francesco Totti non è l’unica bandiera con un finale di carriera un po’ discusso. Il triste crepuscolo del capitano della Roma ha ricordato che il mondo del pallone sa essere anche ingrato. Il numero dieci giallorosso non è infatti l’unico...

Andrea Della Sala

Francesco Totti non è l’unica bandiera con un finale di carriera un po’ discusso. Il triste crepuscolo del capitano della Roma ha ricordato che il mondo del pallone sa essere anche ingrato. Il numero dieci giallorosso non è infatti l’unico ad avere avuto problemi negli ultimi anni di carriera. Gli esempi illustri non mancano: da Del Piero e Maldini, ma ci sono anche esempi positivi come Rivera e Nedved. Secondo Libero l’Inter ha avuto un comportamento dai due volti: in nerazzurro la bandiera ammainata senza tanti complimenti fu quella di Beppe Bergomi. Nel 1999 con l’arrivo di Lippi in panchina il capitano dell’Inter si ritrovò ai margini del progetto e piuttosto che cambiare maglia diede l’addio al calcio. Come il Milan con Maldini, la società non gli diede un incarico.

Ruolo spettato invece a Javier Zanetti che, oltre al ritiro della maglia numero 4, ha assunto incarichi dirigenziali con responsabilità sempre maggiori fino all’attuale ruolo di vicepresidente.

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