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Rivista Undici ha rianalizzato le rose di Lazio e Inter, che si sono affrontate domenica sera all'Olimpico. Le due squadre hanno un percorso differente alle loro spalle. I nerazzurri di Conte hanno dimostrato di avere meccanismi già oliati nonostante il poco tempo di coesistenza. Contro la squadra di Inzaghi sono spuntati però alcuni limiti, fisiologici:
"Simone Inzaghi e Antonio Conte sono due allenatori diversi, per stile e ideologia. Però hanno qualcosa in comune: schierano le loro squadre con la difesa a tre, per esempio. Ma soprattutto, entrambi amano lavorare per riferimenti fissi: il loro calcio è fatto di meccanismi che si ripetono in maniera quasi ossessiva, ai quali si aggiungono delle cose sempre nuove nel corso del tempo. Partendo da questi presupposti, è inevitabile che la Lazio, o meglio questa Lazio, abbia maggiori alternative rispetto all'Inter. I giocatori di Inzaghi ne conoscono di più, ne hanno imparate di più, perché sono stati plasmati ed educati dal loro stesso allenatore nel corso delle ultime stagioni. Il percorso dell'Inter è iniziato molto tempo dopo, poco tempo fa, e questo ha fatto la differenza nella sfida di ieri. La Lazio ha saputo bloccare l'Inter, ha limitato il suo gioco, ma è andata comunque sotto nel risultato. Poi però ha alzato il suo ritmo, aveva gli strumenti per farlo e l'ha dimostrato, mentre l'Inter è sembrata impossibilitata ad andare oltre se stessa, oltre un certo tipo di azioni e movimenti e giocate – esattamente la stessa sensazione vissuta contro il Napoli. La rimonta firmata da Immobile e Milinkovic-Savic è stata fondata sulle (tantissime) certezze, tattiche ed emotive, di un gruppo ormai maturo, che merita ampiamente di qualificarsi alla Champions League ma anche – perché no? – di lottare per lo scudetto con la Juventus e la stessa Inter".
CERTEZZE Da CONSOLIDARE - "Gli uomini di Conte hanno perso la loro terza partita domestica in stagione, sono stati battuti solo da Juventus, Lazio e Napoli, ovvero tre squadre con un valore simile e/o superiore a quello dei nerazzurri. Non è un caso, non può esserlo. L'impatto dell'allenatore salentino è stato eccezionale, e proprio per questo ci sono i margini per crescere, per andare oltre, in questa stagione e nelle prossime. Servirà cementare le certezze che già ci sono, che sono evidenti, e integrarle con nuove conoscenze. Come ha fatto la Lazio di Inzaghi. Una squadra-progetto che deve rappresentare un modello per tutti, non solo per l'Inter."
(Rivista Undici)
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