(ANSA) - ROMA, 18 MAG - "Si potrà giocare, cercando magari di rischiare il meno possibile. Per poter fare questo bisogna che finalmente vengano proposte quelle famose linee-guida di cui si parla ormai da mesi e che non escono mai fuori in maniera concreta. Devono essere linee-guida che possono essere applicate, altrimenti sono solo carta-straccia. Finora sono stati fatti protocolli non applicabili. Aspettiamo con ansia questi protocolli". Così il prof. Enrico Castellacci, presidente dell'Associazione Medici del Calcio, parlando a Radio Anch'io lo sport, su RadioRai.
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Castellacci: “Ripartenza il 13 giugno? Penso si possa fare, ma a una sola condizione però…”
Il prof. Enrico Castellacci, presidente dell'Associazione Medici del Calcio, ha a Radio Anch'io lo sport, su RadioRai
"Sarebbe stato meglio, per portare avanti questo iter e senza burocratizzare - spiega - un tavolo solo, con membri del Governo, della Figc, della Federazione Medico-Sportiva e dell'Associazione medici del calcio. E' inconcepibile e paradossale che la responsabilità sia data solo al medico. Il medico, la responsabilità civile e penale, ce l'ha nel Dna professionale. I calciatori, che dovrebbero firmare un foglio in cui si attengono alle linee-guida. Non è che il medico può controllare tutto. Ha ragione chi dice che non si possono costringere i calciatori a un'ulteriore quarantena, bisognerà piuttosto responsabilizzarli, cercando di essere un pochino più flessibili ed entrando nella logica tedesca, non in quella della quarantena in caso di un Covid-19".
"Ricominciare il 13 giugno? Penso si possa fare, ma solo se finalmente si prendono delle decisioni. E' indispensabile conoscere una data d'inizio per programmare gli allenamenti. Penso si possa ricominciare e me lo auguro", conclude. (ANSA).
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