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Castellazzi: “Smettere? Non ne ho intenzione. Con la società  cercheremo…”

A due giorni dalla gara di San Siro che opporrà il Catania di Maran all’Inter di Mazzarri, Golsicilia.it ha intervistato in esclusiva un ex rossazzurro: Luca Castellazzi, a difesa della porta etnea nella seconda parte della stagione 2002-03, in...

Alessandro De Felice

A due giorni dalla gara di San Siro che opporrà il Catania di Maran all’Inter di Mazzarri, Golsicilia.it ha intervistato in esclusiva un ex rossazzurro: Luca Castellazzi, a difesa della porta etnea nella seconda parte della stagione 2002-03, in serie B. La breve durata dell’avventura in Sicilia non ha scalfito i ricordi piacevoli del 38enne di Gorgonzola, nella Beneamata dall’estate 2010. "Arrivai all’ultimo giorno di mercato, giocavo alla Reggina - spiega Castellazzi - e avevo deciso di cambiare aria, quindi la trattativa con il Catania, allora di proprietà dei Gaucci, si sviluppò negli ultimi giorni utili per i trasferimenti; per me fu una bella sfida, una scommessa, e mi misi in discussione. Oltretutto, di quei mesi fatti in rossazzurro ho ricordi bellissimi. E’ stata un’esperienza importante, in una  squadra molto seguita dalla piazza, penso di aver lasciato bei ricordi nonostante sia stato lì soltanto per sei mesi; il rigore parato all’esordio mi ha sicuramente facilitato le cose in tal senso. Era un ambiente bello, caldo; il ripescaggio in seguito alle successive vicende extrasportive cancellò inoltre il risultato negativo che avevamo conseguito sul campo. Ricordo in particolare Lulù Oliveira, il giocatore più amato in quel momento, che tra l’altro vantava già un illustre passato, ma comunque al Catania c’era un buon gruppo. La conferma dei ricordi positivi l’ho riscontrata quando sono venuto al “Massimino” come avversario, sia con la Sampdoria che con l’Inter, e i tifosi mi hanno applaudito: questo significa che, nonostante la mia breve permanenza, a Catania la gente mi ha voluto bene. La sfida di Domenica? Sarà una partita difficile, il Catania ha bisogno di punti mentre l’Inter non vince dal derby; mi dispiace per il Catania (sorride, ndr) ma noi dobbiamo vincere. Per quanto riguarda il mio futuro, penso che giocherò ancora, non ho ancora chiaro cosa farò perché in questo periodo è difficile avere certezze. A luglio avrò 39 anni, però sto bene e ho ancora entusiasmo e passione, quindi di smettere non ne ho intenzione; in primavera, con calma, vedremo la situazione e discuteremo con la società, cercando una soluzione che possa accontentare tutti".