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Cattaneo (SM) – “Inter, sarà  rivoluzione. Via Branca e Fassone si punta su…”

Giovanni Montopoli

Dalle colonne di Sportmediaset.it Gabriele Cattaneo traccia il solco per quanto riguarda il futuro dell’Inter dal punto di vista societario. Tante e sempre più insistenti, le voci che vorrebbero una vera e prorpria rivoluzione a fine anno...

Dalle colonne di Sportmediaset.it Gabriele Cattaneo traccia il solco per quanto riguarda il futuro dell'Inter dal punto di vista societario. Tante e sempre più insistenti, le voci che vorrebbero una vera e prorpria rivoluzione a fine anno nell'assetto dirigenziale. I principali indiziati a dover lasciare la società nerazzurra naturalmente sono i soliti noti.

"Chi me l'ha fatto fare... Il pensiero è entrato nella testa di Erick Thohir domenica alla fine della partita con il Catania. Non certo per il pareggio, ma per tutto il resto. ET è indonesiano, ma di scuola americana, il suo approccio allo sport è quello statunitense, molto più pratico e meno passionale. Ora bisogna soddisfare i tifosi e far quadrare un bilancio in pesante passivo, anche perché gli altri soci non ammettono eccezioni.

C'è la necessità di una rivoluzione in società. Branca e Fassone sono gli obiettivi della piazza. Il primo è il principale indiziato a lasciare la scrivania, il secondo ha identità di vedute con la nuova proprietà sui conti, ma il rifiuto dei tifosi complica il rapporto. Al momento l'arrivo di Michael Williamson dal DC United, peraltro titubante ad accettare l'incarico, è motivo di preoccupazione per tutti. Il suo ruolo sarà cancellare il vecchio e costruire il nuovo, per poi defilarsi ed avere una posizione meno invasiva.Serve subito un uomo di Thohir anche per la parte tecnica. Tutti i suoi collaboratori hanno indicato il nome di Walter Sabatini che però possiede una posizione di privilegio al comando della Roma. E questa Inter non è in grado di fare ponti d'oro a nessuno. Inoltre c'è l'ingombrante figura di Massimo Moratti. La sua presenza si sente, e molto, e Thohir, soprattutto in questa prima fase, non vuole creare altre turbative. E se questo non bastasse, la cordata indonesiana non è ancora al completo. Potrebbe riservare il posto principale a chi ancora non figura. Il Bakrie Group è il tassello mancante. Una famiglia che concorre per la presidenza dell'Indonesia, che è riuscita a riunire le due federazioni calcistiche del paese da sempre in lotta, e ha la forza economica per dare nuovo slancio a una società che deve tornare ai vertici".