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Dopo la prima rete in Serie A di Roberto Gagliardini, un “evento” che in qualche modo aveva predetto pochi giorni prima quando il centrocampista dell’Inter è stato suo ospite a “E Poi C'è Cattelan” su Sky Uno, Alessandro Cattelan è diventato il talismano per eccellenza del “Gaglia” e dei tifosi nerazzurri: "Cosa ho provato quando il tiro di Gagliardini è entrato in porta? E’ stata un’emozione incredibile. Per un interista dalla nascita come me vedere un “nostro” giocatore segnare e poi fare qualcosa di concordato con me (il gesto di rimescolare la polenta nei paiolo come esultanza, ndr), è stato fantastico. Mi sono sentito parte della squadra. Su Twitter lui ha scritto che ora vuole dare i numeri al Lotto? Magari gli abbiamo portato fortuna come trasmissione... Sono doppiamente felice: per l’Inter e per Roberto che è un ragazzo eccezionale. Se deve ripetere quell’esultanza in caso di gol contro l’Atalanta? Dopo quello che ha fatto a Cagliari, lui è dispensato per sempre. Contro l’Atalanta spero che segni di nuovo e che ci regali un’altra vittoria. Magari stavolta non esulterebbe, ma non lo so: è cresciuto lì, a Bergamo, e ci sta di non festeggiare per rispetto verso i suoi ex tifosi. Sarebbe giustissimo e nessuno potrebbe dirgli niente. Merita la Nazionale? E’ giusto che venga inserito gradualmente, ma sicuramente merita di essere convocato. Gagliardini riuscirà a portare l’Inter alla qualificazione alla prossima Champions? Prima o poi sì. Quest’anno la vedo dura, ma non ho perso tutte le speranze"
(Corriere dello Sport)
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