Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il conduttore e grande tifoso dell'Inter Alessandro Cattelan ha parlato del momento della squadra di Inzaghi e della corsa scudetto:
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Cattelan: “Scudetto? Guardo il calendario due volte al giorno. Impazzisco per Barella”
Il conduttore e grande tifoso dell'Inter Alessandro Cattelan ha parlato del momento della squadra di Inzaghi e della corsa scudetto
Ultimamente ha avuto picchi di gioia grazie all’Inter?
«La squadra sta andando bene, ma riusciamo sempre a dare qualche “sporcatura” di tristezza anche ai periodi di grande felicità. Forse è il nostro bello. Quest’anno a esempio sembravamo destinati a portare a casa tutto in tranquillità, invece ci siamo complicati la strada perdendo il derby, che è proprio lo sfregio sulla tela. Detto questo, essendo io un ragazzo del 1980, ho visto tempi ben più bui. Adesso è un piacere guardare l’Inter, non la vedevo giocare così bene forse da quando sono nato, nemmeno con Mou eravamo così belli. Inzaghi mi fa impazzire, credo abbia portato a termine un’opera iniziata anni fa: Spalletti ha posato le fondamenta, Conte ha costruito muri solidi e ora Simone fa le rifiniture e abbellisce».
E i giocatori?
«Perdo la testa per Barella, il calciatore del mio cuore, e voglio bene a D’Ambrosio, che dentro allo spogliatoio ha un peso importantissimo, come Ranocchia. Mi piace la faccia simpatica di Dumfries e i difensori sono di una qualità pazzesca. E poi c’è il più matto di tutti, Brozovic, sto aspettando il suo rinnovo: lui e Barella sembrano Stanlio e Ollio, non si possono dividere».
In attacco manca qualcosa?
«Lukaku faceva la differenza in Italia e senza di lui abbiamo perso tantissimo. Ma va detto che ci sono anche mancati gli uomini: se giocano sempre gli stessi due, Lauti e Dzeko, è normale che abbiano dei cali».
Parliamo di scudetto?
«È il mio sogno. Dico solo che guardo il calendario almeno due volte al giorno... Il nostro non è facile, ora c’è il Torino che i punti in casa non te li regala. È ancora tutto in ballo e la lotta è tra tre squadre, almeno: il Napoli è dentro e io inserisco quasi più la Juve del Milan... Sono un fan di Pioli, ma l’impresa che stanno compiendo non me la spiego: è una buona squadra ma qualitativamente inferiore a tante».
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