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Cauet: “Cerci pilastro del Toro. Mazzarri e Ventura punti di forza…”

Francesco Parrone

A 44 anni, Benoit Cauet vive sul Naviglio, a Milano, e guida gli Allievi Lega Pro dell’Inter, dopo lo scudetto giovanissimi della scorsa stagione. Dal ’97 al 2001 è stato nerazzurro, conquistò la coppa Uefa con Simoni in panchina e Ronaldo...

A 44 anni, Benoit Cauet vive sul Naviglio, a Milano, e guida gli Allievi Lega Pro dell’Inter, dopo lo scudetto giovanissimi della scorsa stagione. Dal ’97 al 2001 è stato nerazzurro, conquistò la coppa Uefa con Simoni in panchina e Ronaldo trascinatore, poi l’anno al Torino e uno a Como

Cauet, i granata non battono l’Inter da 19 anni, la Juve da 18 e il Milan da 12. «C’ero nell’ultimo successo sui rossoneri. Sono ritardi simbolo delle problematiche, non è più il grande Toro, si batteva tra alti e bassi. Un successo su una delle tre grandi smuoverebbe tanto».

Nel 2002 con Camolese arrivò 11°, è il miglior piazzamento degli ultimi 20 anni.«Eravamo penultimi, arrivai a metà ottobre, ma c’erano attaccanti importanti: Lucarelli, Ferrante e Tiribocchi. Calaiò e Quagliarella allora erano debuttanti. La forza era nel settore giovanile, il presidente Cairo l’ha capito eanche perquesto vive un bel ciclo».

Chi è il Cauet del centrocampo granata? «Penso a un uomo dalla ottima carriera come Brighi. Aiuta nei momenti difficili».

Il Toro in cosa è superiore?«Non lo è. L’Inter ha buona qualità, entrambe producono gioco grazie ai tecnici»

Vent’anni dopo Mussi, un granata sarà al mondiale?«Sì. Cerci è un pilastro».