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Benoit Cauet, ex centrocampista e attuale tecnico dei Giovanissimi Nazionali Nerazzurri a ilSussidiario.net parla della situazione di casa Inter, dalla posizione di Andrea Stramaccioni sino a Laurent Blanc e Diego Simeone, allenatori che potrebbero sostituire il tecnico romano in futuro.
Crede che alla luce degli ultimi risultati la panchina di Andrea Stramaccioni possa essere in discussione?Penso di no.
Eppure più di una volta il presidente Moratti è sembrato lasciarsi guidare dall'istinto… Il presidente è nel calcio da tanti anni, ha maturato una certa esperienza. Certo, bisogna essere onesti ed ammettere che l'Inter a Siena è caduta male, non è stata quella che conosciamo. Questa brutta figura non è una bella cosa ma ci può stare. Però Stramaccioni non è più in discussione dei giocatori: tutti devono prendersi le proprie responsabilità, solo così si può andare avanti.
Con lei avevamo parlato di Laurent Blanc per la panchina della Roma: crede che Moratti possa averlo bloccato per l'anno prossimo, considerando che lo conosce già? No, queste valutazioni mi fanno ridere. Ormai Blanc è diventato un giochino mediatico: sabato è stato esonerato Zeman e allora dovev a arrivare a Roma, adesso l'Inter perde a Siena, la panchina di Stramaccioni traballa e arriva Blanc a Milano. Mi sembra che questo "gioco di sedie" non ha senso. La realtà è che l'unica che ha esonerato l'allenatore è stata la Roma, per le altre, Inter compresa, perdere ci può ancora stare.
Si è fatto un'idea di quello che può essere il futuro di Laurent Blanc?Sta facendo e farà le sue valutazioni, in base a quello che gli interessa e a come vede il suo futuro. Tra qualche mese si saprà: magari lo vedremo in un altro campionato.
Vedrebbe bene il Cholo Simeone sulla panchina dell'Inter, in un futuro prossimo o più lontano?Una cosa è sicura: negli ultimi due anni è stato uno degli allenatori migliori. Dopo aver vinto il Torneo di Clausura 2008 col River Plate, ha salvato il Catania facendo un buon campionato. Poi è andato a Madrid: lui è molto legato all'Atletico perché ci ha anche vinto lo scudetto da giocatore. Ha un feeling particolare con questa squadra, che ha riportato ad un livello molto importante, vincendo coppae supercoppa UEFA. Simeone è cresciuto tantissimo, poi non so se sta pensando ad un futuro dell'Inter. La realtà al momento è che l'allenatore dell'Inter è Stramaccioni.
Il suo giudizio sull'operato di Stramaccioni resta positivo?Sì, nonostante gli ultimi risultati sta facendo un buon lavoro. Quando si parla dell'Inter odierna bisogna guardare anche quello che c'è attorno. La Juventus e il Napoli sono più attrezzate, anche il Milan ha avuto difficoltà perché ha cambiato pelle, come la stessa Inter. Stramaccioni sta lottando per il terzo posto, è ancora in gioco in Europa League e in semifinale di Coppa Italia: sta andando bene.
La critica è in balia dei risultati, e se l'Inter vince sembra l'anti Juve numero uno, se perde invece una squadra senza capo nè coda: considerando anche gli ultimi acquisti il terzo posto è ancora un obiettivo realistico per i nerazzurri? L'ho sempre pensato e lo penso anche adesso, anche se è chiaro che si dev e v olere di più. Quest'anno l'Inter ha già inserito tasselli importanti, coma Handanovic, Guarin e Juan Jesus, che sta crescendo a vista d'occhio. Ha recuperato Ranocchia, che l'anno scorso era in balia della critica. Ha preso Cassano che può dare tante cose al gioco, in primis la fantasia, Palacio si è inserito bene. Poi è chiaro che anche il resto della rosa deve salire di livello.
Pensa a qualche giocatore in particolare? Silvestre ad esempio è molto importante, ma purtroppo sinora non ha trovato la quadratura giusta. Per uno come lui, che ha fatto bene prima, cambiare contesto non è facile, soprattutto in una squadra come l'Inter circondata da attese importanti. Però Silvestre può seguire la scia di Ranocchia: sono convinto che abbia tanto da dare all'Inter, così come gli ultimi acquisti.
Quasi scherzosamente Moratti ha nominato il primo posto nei giorni scorsi: questa Inter può regalare una sorpresa?Se dovesse arrivare tra i primi sarebbe una cosa straordinaria, sarebbe una stagione da incorniciare, un punto importante anche perché già meglio dell'anno scorso, che non è scontato.
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