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Cda Juve: Blanc si dimette, negatività  per 43,4 mln

Poco fa si è concluso il consiglio d’amministrazione della Juventus. Al momento, la società comunica che il Cda ha esaminato il piano di sviluppo, che sarà sottoposto all’approvazione del consiglio straordinario che si terrà il 23...

Alessandro De Felice

Poco fa si è concluso il consiglio d'amministrazione della Juventus.

Al momento, la società comunica che il Cda ha esaminato il piano di sviluppo, che sarà sottoposto all'approvazione del consiglio straordinario che si terrà il 23 giugno.La notizia è che Jean Claude Blanc si è dimesso dalla carica di amministratore delegato, verrà sostituito da Aldo Mazzia a cui sono state attribuite le deleghe operative.Andrea Agnelli ha espresso riconoscenza a Blanc per il lavoro svolto nello specifico nella costruzione del nuovo stadio attribuendogli uno speciale incarico fino al 30 settembre 2011 per portare a termine il progetto.Al termine del Consiglio d'Amministrazione Jean-Claude Blanc ha anche rassegnato le dimissioni da Direttore Generale.

L’altra brutta notizia in casa Juve è che i conti della Juventus (al 31 marzo) chiudono con un risultato progressivo negativo per ben 43,4 milioni di euro (contro il saldo positivo di 14,7 milioni dell'analogo periodo dell'esercizio precedente). Parimenti negativo (per 3,9 milioni, contro il saldo positivo di 0,5 milioni dell'analogo periodo dell'esercizio precedente) anche il risultato del trimestre, il terzo dell'esercizio 2010/2011.Questi dati sono stati resi notori dalla società bianconera in una nota diffusa al termine del cda di oggi a Torino. La variazione negativa di 58,1 milioni nel progressivo al 31 marzo - spiega la società - deriva principalmente dai minori proventi da competizioni Uefa (-19,5 milioni), dai minori proventi da cessione diritti media per il campionato (per la nuova normativa sulla vendita centralizzata dei diritti) e dalla diversa distribuzione temporale delle gare (-14,8 milioni). Hanno inciso poi negativamente i minori ricavi da gare (-5,6 milioni), le maggiori incentivazioni all'esodo corrisposte a calciatori usciti (-10,5 milioni) e altri maggiori costi operativi (-8,2 milioni) e dagli oneri non ricorrenti derivanti dall'accordo transattivo sottoscritto con la Direzione Regionale delle Entrate (-7,4 milioni). Tali effetti sono stati solo parzialmente compensati dalle minori imposte del periodo (+9,6 milioni).

In altre parole il rosso sale a più di 43 milioni rispetto all'anno precedente.