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CdS – Altro che timido: Taremi non si è sottratto alle domande scomode sul regime

Daniele Vitiello Redattore/inviato 
Non sono passate inosservate le parole dell'attaccante iraniano dal ritiro della sua nazionale sulla questione politica in Iran

«Come possiamo essere noi i responsabili? La situazione economica è grave per tutti, noi non siamo diversi. Anche le nostre famiglie sono in difficoltà. Con tutta questa pressione addosso, è naturale che la gente comune si sfoghi da qualche parte, ma la colpa non può essere degli atleti. Sono altre le persone che hanno fatto certe cose al nostro Paese...».

Mehdi Taremi ha personalità da vendere, non è una sorpresa. L'attaccante nerazzurro però non lo dimostra soltanto in campo, perché davanti a certi temi in conferenza stampa non si è sottratto. E sono state parole forti le sue, che hanno fatto un certo rumore. Lo sottolinea anche il Corriere dello Sport in edicola stamattina:

"All’apparenza, fuori dal campo, potrà anche sembrare timido, davanti ai portieri avversari, però, è quasi sempre implacabile. Non a caso, proprio grazie ad un suo gol, giovedì, l’Iran ha superato il Kyrgyzstan nelle qualificazioni al prossimo Mondiale. L’attaccante nerazzurro, però, nell’occasione, non si è sottratto quando si è trattato di difendere i calciatori del suo paese, dirottando sul regime attuale le colpe della crisi".