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CdS – Chiesa, in questa stagione gli manca ancora il gol contro una big. L’Inter…

Francesco Parrone

L’attaccante a caccia del colpo super. Già stasera vuole lasciare il segno

Pronto per riprendersi tutto, anche quel gol contro un top club che ancora gli manca. Sì, perché Federico Chiesa ha segnato contro l’Atalanta (gol che i tifosi viola sui social hanno definito il più bello della Fiorentina di Pioli), ma ancora non è riuscito a trovare il guizzo vincente contro le altre grandi. Contro il Milan è subentrato a gara in coso: svuotato mentalmente e fisicamente aveva spiegato il tecnico viola, ma adesso ha riacceso la luce, per sé e per la Fiorentina.

In un girone ha già eguagliato il record di marcature della scorsa stagione, 4, ed ora punta ad alzare l’asticella. Sa bene di essere al centro delle attenzioni di tutte le big del calcio, italiano ed internazionale, ma lui, appena ventenne, non se n’è mai curato. Lo seguono Napoli, Inter, Roma, Paris Saint Germain e Tottenham: giganti, sotto il profilo economico. Ha firmato il prolungamento di contratto lo scorso novembre: 1,3 milioni di euro netti a salire ed accordo fino al 2022 ed ha pensato unicamente alla sua voglia di continuare il percorso di crescita nella squadra dove calcisticamente è nato. Andrea Della Valle, prima di Natalesi è augurato «di poterlo trattenere ancora qualche anno. C’è un bel progetto, poi sta a lui, ma io sono ottimista». Non sarà facile resistere agli assalti che arriveranno a partire dai prossimi mesi, ma la Fiorentina è pronta. Secondo il Corriere dello Sport il rinnovo proposto dalla dirigenza (il secondo nello stesso anno solare) ne è la prova tangibile: non è stata allegata alcuna clausola rescissoria ed intanto il valore di mercato del suo cartellino si è impennato. Secondo l’osservatorio europeo del calcio, da settembre a dicembre Chiesa ha incrementato le sue quotazioni di oltre il 60%, tredicesimo nella speciale classifica degli Under 21 più forti d’Europa.

Lui, dal canto suo, ha dimostrato la stoffa di cui è fatto. Quel suo sapersi fare punta, trequarti, ala e pure terzino, unito alle sgroppate ingobbito per il campo che tanto ricordano suo padre Enrico, ha conquistato tutti. Deve ancora crescere, è vero: è di quelli che costruisce tantissimo durante una partita ma ancora tanto sbaglia, pur provando sempre a metterci una pezza. E’ qui che punta a fare il salto di qualità definitivo, sul fronte della continuità di rendimento e di realizzazioni.

(Fonte: Francesca Bandinelli, Corriere dello Sport 5/1/18)