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A poche ore da Inter-Juventus, il Corriere dello Sport parla anche di un'altra grande sfida all'interno della partita: quella tra Conte e Sarri. Il quotidiano li definisce 'gemelli diversi': "Antonio Conte e Maurizio Sarri vivono il super lusso di Inter-Juve con un bagaglio enorme alle spalle e con qualche (evidente) punto in comune. Soprattutto con la profonda consapevolezza che il famoso motto “vincere è l’unica cosa che conta” valga ovunque".
PERCHÉ GEMELLI - "Eterozigoti e quindi non monozigoti (“coppia di uguali”, loro uguali non possono essere e mai lo saranno) perché ci sono tracce di somiglianza. Arezzo in B, stagione 2006-2007: parte Conte, esonerato; subentra Sarri, esonerato; torna Conte, retrocesso. Chelsea, passaggio del testimone: don Antonio, vota Antonio, tutto Blues dal 2016 al 2018, una Premier e una FA Cup; Sarri per l’eredità, mentre il suo collega usciva da Cobham dopo furibonda lite (con causa), lui aveva prenotato un volo privato per la firma. Il Chelsea li avrebbe poi divisi: Conte pensava di poter vincere solo lui, Sarri c’è riuscito in Europa (League, non Champions, importa poco) dove il predecessore aveva fallito".
PERCHÉ DIVERSI - "Eterozigoti non monozigoti, gemelli con un bel distinguo. Innanzitutto tatticamente: il Conte da 4-2-4 di Siena, Bari e Bergamo assomigliava molto a Sarri. Ora ha voltato pagina, due attaccanti e niente trequartista. In difesa il tre (centrali) è il numero perfetto per Antonio, mentre Sarri neanche sotto tortura si esibirebbe, a quattro e stop. Diversi nel look, negli atteggiamenti, nei rapporti. Diversi perché Sarri il mercato lo subisce (nessuna richiesta, al massimo indicazioni). Mentre Conte lo indirizza, rileggetevi cosa disse quando Lukaku non si era ancora materializzato («Siamo in ritardo»). Il leccese tra i più famosi d’Italia lasciò la Juve, luglio 2014, proprio per questioni di mancati acquisti: si imbufalì quando gli dissero che Verratti era andato al Paris Saint-Gemain. Se fai una domanda a Sarri durante il mercato, ti liquida in tre secondi. Se ti rivolgi a Conte e lui non è contento, sono fiamme".
(Corriere dello Sport)
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