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CdS: “Conte, troppa rigidità su Icardi e Nainggolan. Inter all’angolo. Autolesionismo?”

Il giornale sportivo si parla della decisione dell'allenatore di ripartire dal repulisti in squadra che ha portato alla svalutazione dell'argentino e non solo

Eva A. Provenzano

Se c'è chi non vede l'ora di vedere Icardi fuori dall'Inter, bisogna rilevare l'opinione di tanti giornalisti che parlano di un addio di cui il club potrebbe pentirsi. Sul tavolo degli imputati la simbiosi imperfetta tra Conte e Marotta sul mercato.

Le parole di Conte, scrive Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport, raccontano la sua delusione e la sua preoccupazione: "L'ex ct teme di non poter sostenere con i risultati l’immagine della corazzata anti-Juve che in queste settimane è andata formandosi attorno al suo spogliatoio. Sono dichiarazioni che raccontano la profonda inquietudine del tecnico e un punto di estrema, ancorché forse inconfessata, fragilità nella relazione tra lui e la società". 

DETTAMI RIGIDI - Ha pensato di voler ricostruire l'Inter a partire da decisioni rigide che hanno portato al deprezzamento di Icardi, Nainggolan e Perisic. "Il club, che ha commesso l'errore di assecondare e fare propria la pregiudiziale del tecnico, oggi si trova in qualche modo all‘angolo. Non solo perché la sua agibilità sul mercato è impari rispetto alle pretese di Conte. Ma perché fa fatica a fargli capire che il suo stratosferico ingaggio può giustificarsi proprio con il miglior impiego della rosa disponibile, piuttosto che con la sua sostituzione con una di valore e costo stellari". 

AUTOLESIONISMO? - Quello che viene messo in risalto nell'editoriale del CorSport è che Lukaku costa tanto e viene accantonato Icardi che comunque di gol ne ha segnati e come alternativa si valuta Leao. Se poi l'argentino venisse ceduto a Juve o Napoli e sarebbero quei club a vincere lo scudetto, magari con i suoi gol, ne sarebbe valsa la pena? "Non avrebbe forse compiuto l’Inter un capolavoro di autolesionismo? Non basterebbe certo aver dichiarato la riduzione delle aspettative per sottrarsi a un giudizio molto severo", si legge.

LA RIFLESSIONE - E poi anche: "L'esclusione di Icardi non ha più giustificazioni tecniche né tattiche che tengano, ma solo ragioni personali e ambientali legate al protagonismo della moglie procuratrice, che Spalletti ha ingigantito finendo per restarne travolto. La sensazione che l’errore si stia replicando è forte. Riflettano, Marotta e Conte. Il loro sodalizio vale una scommessa impegnativa: ricostruire per vincere. Ma chi ricostruisce non abbatte le fondamenta". 

(Fonte: Corriere dello Sport)

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