Un’altra tesi che rafforza la massima allegriana «guardiamo alla distanza dal 5º posto più che al primo» riguarda il minutaggio. Gli over 30 dell’Inter giocano quasi il 40% del tempo, quelli della Juve appena il 21,7%; i calciatori nella fascia 26-30 anni di Inzaghi raggiungono il 49% di impiego contro il 30,2% dei coetanei di Madame, mentre tra i 21 e i 25 anni il minutaggio bianconero sale al 42,8% e quello degli interisti scende vertiginosamente al 12,1%. Gioventù contro esperienza: da una parte ci sono brillanti universitari a inizio percorso, dall’altra studenti ormai prossimi a discutere la tesi. Nei campionati più importanti (Inghilterra, Italia, Spagna, Germania e Francia) gli interisti hanno inoltre collezionato 4772 gare, gli juventini 3603. Oltre mille partite in meno. Lo stesso si può dire per la Champions: Sommer e compagni hanno ascoltato la musichetta più famosa in 620 occasioni, Rabiot e colleghi 445 volte. Il mondo s’è capovolto dall’Allegri I all’Allegri II: quando, nel 2017, Max giocava la seconda finale di Champions in tre anni, la Juve era 5ª nel ranking Uefa e l’Inter 83ª. Il Biscione ora è salito in top ten (8°) e la Signora è scivolata fuori (12ª). Sono cambiati i tempi, e con loro le premesse del derby d’Italia".
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