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Il 3 dicembre 2017 è il giorno dell’ultimo gol dell’ Inter non realizzato da Icardi. Le 5 reti nerazzurre al Chievo quel pomeriggio furono firmate da Perisic (tripletta), Skriniar e appunto dal capitano. Da allora sono passati 37 giorni e 7 incontri ufficiali, tra Serie Ae Coppa Italia, e l’unico capace di battere il portiere avversario (contro l’Udinese e la Fiorentina) è stato Maurito. Parlare di Icardi-dipendenza è inevitabile.
Secondo il Corriere dello Sport il bomber di Rosario ha realizzato oltre il 50% delle reti dell’Inter: 18 su 35 per la precisione. Un impatto del genere non ce l’ha nessun altro giocatore della Serie A, neppure il capocannoniere Immobile, salito grazie al poker di Ferrara a quota 20 sui 48 centri della sua Lazio. Questo inizio di stagione, di gran lunga il migliore della sua carriera, ha messo Mauro in una posizione ideale per stabilire sia il suo record di reti in campionato (24 nel 2016-17) sia quello assoluto dell’annata (27 nel 2014-15 quando partecipò anche all’Europa League). Finora ha giocato da titolare tutte e 20 le gare in A (1.764’ in campo sui 1.800 totali; ha segnato almeno 1 gol 11 volte, mentre in 9 occasioni è rimasto a digiuno), ma ha collezionato 2 presenze anche in Coppa Italia. Quello con il Pordenone è stato l’unico match nel quale non è partito dal 1’. Per Spalletti è un vero e proprio insostituibile.
A far capire quanto incredibile sia stata finora la sua stagione ci sono anche altri numeri: è il giocatore in Serie A che segna di più negli incontri casalinghi (già 12 reti), è il primo nel rapporto palloni toccati/gol segnati (una rete ogni 27 palloni), è primo come numero di tiri nello specchio (36), ma soprattutto, tra coloro che hanno “scoccato” almeno 20 conclusioni, è primo come percentuale realizzativa (36%) e come percentuale di tiri nello specchio, inquadrato nel 72% dei casi (62 tiri: 36 tra i pali, 14 fuori, 12 respinti). Che sia un “animale d’area”, infine, lo certificano le statistiche: quest’hanno ha tentato 54 conclusioni dall’interno degli ultimi 16,5 metri, 8 da fuori, ma in generale dei suoi 99 gol in Serie A (89 con l’Inter, 10 con la Sampdoria) 94 li ha firmati all’interno dell’area (12 su rigore) e appena 5 da fuori. Le reti di destro (62) superano decisamente quelle con il sinistro (20), quelle di testa (16) e quelle con il petto (1).
(Fonte: Andrea Ramazzotti, Corriere dello Sport 10/1/18)
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