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CdS – Icardi, Perisic e Candreva tesoro dell’Inter. Per l’argentino è l’11esimo gol…

Una notte da primato ma Icardi (100° gol in Italia) punta il dito contro quel calo finale

Francesco Parrone

Icardi, una doppietta e un palo. Perisic, altri 2 legni e un assist. Candreva, il corner del primo gol e tanta qualità. Quel terzetto là davanti è il tesoro dell’Inter. E il primo a saperlo

- secondo il Corriere dello Sport - è sempre stato Spalletti, che ieri ne ha avuto l’ennesima dimostrazione. Ovviamente, l’uomo copertina non può che essere Maurito, capace di toccare le 11 reti in sole 10 giornate, 92 in carriera in Serie A e 100 in tutte le competizioni con club italiani. In attesa di Dybala, solo Immobile riesce a fare meglio. Il primo posto più importante, però, è quello del campionato e lassù l’Inter ci rimarrà almeno per 24 ore. «Siamo in testa, è vero, ma non possiamo prendere 2 gol così a partita chiusa - esordisce Icardi, dimostrando di non accontentarsi dei 3 punti -. Riaprirla in questo modo non va bene, dobbiamo gestire meglio queste cose. Non posso essere soddisfatti del nostro finale. Abbiamo dominato la prima e la seconda frazione e dovevamo chiuderla prima dell’intervallo: abbiamo creato, segnato, e quasi rovinato tutto alla fine». Il capitano fa pure autocritica: «Sono arrabbiato per il palo nel primo tempo e ho sbagliato qualche passaggio di troppo. Devo migliorare in queste cose».

Lavorare per migliorare con 26 punti raccolti in 10 giornate è la condizione ideale. «I margini di crescita li abbiamo - sottolinea ancora Icardi - A Napoli, ad esempio, abbiamo fatto risultato, ma forse potevamo fare anche meglio. Sappiamo quali sono le nostre potenzialità, perché conosciamo le qualità che possediamo: la squadra è forte, lo staff eccezionale e siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo. Ma la strada è ancora lunga e non si può mollare mai, bisogna vincere sempre. Poi, alla fine, vedremo dove ci troveremo».

Se in prima pagina la foto più grande è quella di Icardi, c’è comunque spazio anche per quella di Skriniar. Lo slovacco, infatti, è riuscito a sbloccare il risultato - secondo gol in nerazzurro (senza esultare), sempre su calcio d’angolo, dopo lo zero con la Sampdoria -, ma è stato tutt’altro che perfetto in occasione delle due reti blucerchiate. «E’ normale che sia contento per la mia rete e per la vittoria, ma sono dispiaciuto per quelle subìte. Non esiste prendere gol così, dopo aver dominato per un’ora. Ora siamo lassù, proviamo a non restarci solo per una notte. Dicono che parlo tanto in campo? Siamo tutti leader, ci aiutiamo anche parlandoci ed è importante. Non mi aspettavo di iniziare subito così bene, ma ho sempre avuto in testa l’obiettivo di aiutare la squadra». A proposito dello slovacco, alla vigilia Spalletti aveva manifestato, con il sorriso, il timore di perderlo. Ebbene, prima della gara, è arrivata la risposta di Ausilio: «La preoccupazione può starci viste le sue prestazioni ma noi non vogliamo privarci dei migliori».

(Fonte: Pietro Guadagno, Corriere dello Sport 25/10/17)

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