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CdS – Inter, c’è un motivetto che Inzaghi canticchia in partenza per Riad

Daniele Vitiello Redattore/inviato 
Nella testa dell'allenatore nerazzurro la voglia di confermarsi in questa competizione prima di rituffarsi sul campionato

L'ultima volta, un anno fa. La quarta in una carriera ancora non lunghissima. Simone Inzaghi ne avrà di occasioni davanti a sé, ma è già tra i più vincenti di Supercoppa. E in questa edizione può diventare addirittura il numero uno. Il tecnico nerazzurro spera nel nuovo sigillo dopo quelli con Juventus e Milan. Su questo si concentra il Corriere dello Sport nel focus di oggi: "E sono ancora qua (eh già, eh già!) e canticchiandosela un po’ da solo e un po’ in compagnia, il signore delle (Super)coppe avverte intorno a sé il rumore dei nemici, forse non più quello dei presunti amici, guarda in giro e s’accorge che in quest’anno egualmente meraviglioso è cambiato (quasi) tutto, tranne lui.

È volato via un tempo. 365 giorni circa che paiono una vita, e nella Riyad del 2023, il 18 gennaio, mentre l’Inter e Simone Inzaghi facevano festa, Pioli e il Milan si accartocciavano per il dolore di quel 3-0. Il Napoli se ne stava beatamente dinnanzi al proprio specchio ad ammirare il propria reale, gigantesco fascino e la Lazio, sviluppatasi sulle orme del Comandante, costruiva il decollo verso la Champions League. Simone Inzaghi è sempre identico a se stesso.

Un rigoroso 48enne che pare abbia fatto patti con il diavolo (la minuscola, please) e che pur rimanendo un giovanotto sta cogliendo i frutti d’una maturità professionale indiscutibile: le sue quattro Supercoppe italiane appartengono ad un vissuto già denso e rigoglioso, ma il bello - racconta questo campionato - non è ancora arrivato. 



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