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A fine anno si tireranno le somme. L'Inter, che può ancora trasformare la sua stagione in un vero e proprio sogno, si gioca le sue carte nell'ultimo mese e mezzo. Simone Inzaghi, però, potrebbe avere il destino comunque segnato. Spiega il Corriere dello Sport: "Ha certamente commesso qualche errore, ma gli va pure riconosciuto di aver riportato l'Inter nell'élite europea, Come, invece, non era riuscito a Conte. Resta il fatto che, anche in caso di epilogo trionfale dell’annata, si potrebbe consumare quel divorzio che in molti danno già per scontato. Del resto, le distanze che si sono create in questi mesi non si possono colmare in un attimo, come la sintonia che, almeno in parte, è venuta meno non si può ricreare automaticamente".
In caso di esonero, Inzaghi non sarebbe comunque durato meno di chiunque altro dopo Mourinho. "Peraltro, resistere al massimo due stagioni sulla panchina nerazzurra è in linea con quanto accaduto da 14 anni a questa parte, ovvero dal “regno” di Mourinho. Contando, appunto, il tecnico portoghese, l’Inter ha avuto ben 14 allenatori differenti e solo Conte e Spalletti, dopo lo Special One e prima di Inzaghi, sono rimasti in sella per due anni. Mentre ad altri è andata decisamente peggio", conclude il quotidiano.
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