Spalletti attacca a destra e sfrutta l’ampiezza del campo, il cross di Candreva è la fonte principale dei rifornimenti per Icardi, a cui si alternano i suggerimenti di Perisic sulla fascia opposta. Inzaghi privilegia l’uscita a sinistra, sfruttando il piede di Radu e le sponde di Milinkovic, spesso trovato dai rilanci di Strakosha quando la linea difensiva è sotto pressione, ma la Lazio cerca la profondità e nel campionato italiano è la squadra che più di ogni altra arriva in porta per vie centrali. Una diversità dettata dalle caratteristiche di Lulic, esterno atipico, abituato a rientrare sul piede destro oppure a convergere verso l’area di rigore e soprattutto dalle combinazioni tra Milinkovic e Luis Alberto, abilissimi nel fraseggio e nello stretto. Spesso si trovano nella stessa zona (centro-sinistra) proprio con l’obiettivo di creare superiorità numerica e occasioni da gol portando palla sino al limite dell’area. Il doppio trequartista è la chiave tattica: la squadra biancoceleste si chiude e riparte a ventaglio, cercando la palla nel corridoio e l’imbucata per favorire il raid di Immobile, centravanti ideale sul filo del fuorigioco. Nessuno attacca la profondità come Ciro. I dati, non a caso, lo incoronano come l’attaccante più prolifico del campionato in trasferta così come Icardi, invece, segna quasi esclusivamente a San Siro.
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Spalletti sfrutta l’ampiezza sulle fasce e i cross di Candreva e Perisic, Inzaghi gioca un calcio verticale con i duetti Milinkovic-Luis Alberto
Secondo il Corriere dello Sport l’ovvio non va trascurato, spiega molto di questo confronto tra Inter e Lazio, equilibratissimo per il modo di sviluppare le trame offensive. E’ un calcio agli opposti per filosofia e direzioni di gioco. Inzaghi ha bisogno di spazio e di trovare il campo aperto per i suoi velocisti, portando cinque o sei giocatori (almeno uno due esterni, Parolo, Luis Alberto, Milinkovic e ovviamente Immobile) all’assalto. Se può, va dritto in porta. Spalletti può disinnescare le difese chiuse allargando la manovra sulle corsie esterne, puntando sui cross e sulle sovrapposizioni dei terzini. Oggi non avrà D’Ambrosio, ma Cancelo nel derby di Coppa Italia (concedendo qualcosa in fase difensiva) ha dimostrato di saper attaccare forse anche meglio. Candreva sinora ha scodellato in area 144 cross su azione. Sono un’enormità considerando il vantaggio su Lazzari della Spal, secondo a quota 96. Perisic, l’altro esterno dell’Inter, ne ha serviti 95 ed è terzo, ma è anche abituato a colpire di testa e andare a concludere sul secondo palo. La Lazio è verticale nella sua ricerca del gol, l’Inter è orizzontale, votata all’ampiezza per cercare il traversone in area di rigore.
(Fonte: Fabrizio Patania, Corriere dello Sport 30/12/17)
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