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MILAN, ITALY - OCTOBER 26: Edin Dzeko of FC Internazionale celebrates celebrates scoring their side's third goal with teammate Henrikh Mkhitaryan during the UEFA Champions League group C match between FC Internazionale and Viktoria Plzen at San Siro Stadium on October 26, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Nella sua edizione odierna, il Corriere dello Sport prova ad analizzare la discontinuità dell'Inter e le difficoltà dei nerazzurri nel mantenere alta la tensione nelle partite in stile Bologna. Lo spunto su cui ragiona il quotidiano è l'età avanzata della rosa: "Considerato i 23 elementi principali nell’organico della prima squadra, esclusi quindi i giovani pescati dalla Primavera, ci sono 9 tra trentenni e ultratrentenni.
Tra questi, evidentemente, ci sono elementi di valore e affidabilità, come il 35enne Acerbi, o il 34enne Mkhitaryan, oppure il 36enne Dzeko. Impossibile criticare il loro rendimento in stagione, ma è normale che possano “tirare” solo fino ad un certo punto. Poi, inevitabilmente, arriva il momento di allentare la presa. Già, ma perché l’Inter è arrivata da averne così tanti? È una conseguenza delle poche risorse a disposizione per costruire la squadra: dovendo fare di necessità virtù, si va a pescare tra i giocatori in scadenza o le occasioni low-cost. Che, spesso e volentieri, sono elementi di spessore sì, ma con la carta d’identità avanzata".
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